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Imitation of Life

11 – 14 marzo 2020

regia Kornél Mundruczó

Lo spettacolo

Una casa iper-ammobiliata. Un dispositivo scenico che integra il realismo radicale con la multimedialità. Una storia che parte dall’intimo dei personaggi per raccontare i paradossi di una società in cui dilagano violenza e discriminazione. Kornél Mundruczó, regista e cineasta ungherese, parte da un crimine avvenuto a Budapest nel 2015 per dare avvio al suo Imitation of life, spettacolo pluripremiato e già ospite di numerosi teatri internazionali. Un ragazzo cresce in una famiglia Rom, ma non assomiglia a loro: il colore della sua pelle è diverso, così cerca di trovare una nuova vita nell’anonimato della città, senza riuscire a trovare il suo posto. Un ufficiale giudiziario deve sfrattare per morosità una donna dal suo appartamento, facendo i conti con la propria coscienza e con i ricordi dolorosi di lei. «Scegliamo il nostro destino o le nostre vite sono predestinate?» è il quesito sollevato da Mundruczó in questo suo racconto iperrealista che indaga le dinamiche che conducono la collettività verso una deriva di solitudine, intolleranza e prevaricazione sempre più tossiche.
Kornél Mundruczó è un regista ungherese fra i più noti di cinema e teatro in Europa. Le sue creazioni hanno debuttato in prestigiosi festival di tutto il mondo. Lavora per il teatro dal 2003 e nel 2009 fonda la sua compagnia di teatro indipendente Proton Theatre. Per la sua regia di Imitation of Life, nel 2017 riceve una nomination per il Faust Award. Nel 2003 fonda la compagnia di produzione cinematografica Proton Cinema Ltd. Nello stesso anno debutta.

 

Kornél Mundruczó

Kornél Mundruczó, nato in Ungheria nel 1975, ha studiato presso l’Università Ungherese di Cinema e Teatro. Le sue creazioni hanno debuttato in prestigiosi festival di tutto il mondo.
Lavora per il teatro dal 2003. Dopo aver lavorato in autonomia per diversi anni con lo stesso gruppo di persone, nel 2009 fonda la sua compagnia di teatro indipendente Proton Theatre insieme alla producer Dóra Büki. Per la sua straordinaria regia di Imitation of Life, spettacolo creato con Proton Theatre, nel 2017 ha ricevuto una nomination per il Faust Award. Nella storia di questo premio, Proton Theatre è la prima compagnia non tedesca a ricevere una nomination. Dal 2003 dirige anche opere liriche. The Makropulos affair, che ha debuttato al Flemish Opera a Anversa, è stato nominato per l’International Opera Award nella categoria Miglior Nuova Produzione. Anche questa è stata la prima nomination ungherese. Nel cinema ha debuttato al Festival di Cannes nel 2003. Nello stesso anno, ha fondato la compagnia di produzione cinematografica Proton Cinema Ltd, con Viktória Petrányi. Il suo terzo lungometraggio, Johanna – un adattamento della storia di Giovanna d’Arco – è stato presentato nel 2005, nella sezione indipendente Un Certain Regard del Festival di Cannes, dove nel 2014 il suo sesto lungometraggio, White God, si aggiudica il premio principale della sezione. Con il suo quarto, quinto e settimo lungometraggio ha partecipato a Cannes: Delta nel 2008, Tender Son nel 2010, Jupiter’s Moon nel 2017.

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