Habiba la magica
14 – 17 novembre 2019
dal romanzo di Chiara Ingrao (ed. Coccole Books)
drammaturgia e regia di Marta Gilmore
con Tony Allotta, Alessandra Arcangeli, Maria Panatta
dal romanzo di Chiara Ingrao (ed. Coccole Books)
drammaturgia e regia di Marta Gilmore
con Tony Allotta, Alessandra Arcangeli, Maria Panatta
Quando ero bambina mia mamma, Chiara Ingrao, l’autrice di “Habiba la magica” prima di addormentarmi mi raccontava la storia di una bambina che aveva la mia età e volava su una scopa magica sopra i cieli di Roma. Non era mica un caso che quella bambina volesse diventare una strega e non, ad esempio, una principessa. In quegli anni, proprio come adesso ma in modo diverso, le donne e le ragazze manifestavano per i propri diritti e io adoravo andare a quelle manifestazioni e cantare tutte insieme “Tremate tremate le streghe son tornate”! A carnevale mi vestivo da strega e strega di mezzanotte era uno dei miei giochi preferiti, insieme al calcio, ad arrampicarmi, a esplorare e fare battaglie con i miei amici. L’altra cosa che amavo erano le recite, e infatti Scopetta diventò uno spettacolo e il nostro letto a castello era il suo palcoscenico, e poi divenne un libro che mia mamma ci regalò a Natale, pieno di parole scritte con la macchina da scrivere e con tante pagine vuote per disegnarci quello che volevamo.
Quando sono diventata grande nella mia famiglia è arrivata dall’Africa una nuova cugina, Angela. Proprio come Habiba, Angela ha due famiglie e due paesi, l’Italia in cui è cresciuta, e la Costa d’Avorio da cui proviene. Anche lei era una bambina forte e piena di idee e aveva una famiglia africana che parlava francese e una italiana che parlava italiano e ha dovuto imparare a tenere insieme questi due pezzi della sua storia.
E’ così che è nato il libro di Habiba, quello che si trova nelle librerie, e che raccontiamo a teatro. Ma la sua storia non è finita ancora, perché poi tante bambine e bambini lo hanno letto in classe con le loro maestre ed è diventato lo spunto per ragionare insieme e per realizzare progetti tutti diversi e tutti pieni di bellezza.
Come le bambine e i bambini di “Habiba la magica”, e come l’altra protagonista del romanzo: la città di Roma. Piena di magia e piena di storie, con radici lontane e diverse e tutte intrecciate tra loro. Piena di bambine e bambini che hanno il diritto di crescere in questa città e di colorare il suo futuro, come la pagina vuota di un libro ancora da disegnare.
ore 10.30
sabato e domenica ore 17.00
durata 60′
dai 6 anni
scene e costumi Federica De Tora
video e luci Andrea Gallo
grazie a Alberto Bellandi, Centro Didattico Musicale
Produzione Isola Teatro