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Popolizio legge Belli

Sonetti erotici e filosofici
con Massimo Popolizio e Valerio Magrelli

Lo spettacolo

La voce del regista e attore Massimo Popolizio incontra la poesia affilata, profondamente ironica e lirica del cantore della Città eterna più acclamato di tutti i tempi, Gioachino Belli. Una serata-evento tra i versi e le storie dell’universo belliano: l’amore carnale, la morte, il potere corrotto, la celebrazione della città e il sentimento di pietà. «Non casta, non pia talvolta, sebbene devota e superstiziosa, apparirà la materia e la forma: ma il popolo è questo e questo io ricopio»: così scriveva il Belli nell’introduzione ai suoi Sonetti, la ricchissima raccolta in dialetto che ne decretò la fama, testimoniando la lingua e il celebre spirito del popolo romano che gli appariva come una grandiosa macchina parlante, tutt’uno con le piazze e i monumenti della città. Il dialetto si trasforma in una vera e propria lingua d’arte senza tempo in grado di fare i conti con la modernità e dirci qualcosa di nuovo sul nostro presente. Così Popolizio restituisce alla scena i versi che il Belli stesso, cronista severo della sua epoca, immaginava destinati all’ascolto ancor più che alla lettura.

produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale

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