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Al pappagallo verde

La rivoluzione fra i tavoli di una bettola
da Arthur Schnitzler
traduzione Claudio Magris
saggio a cura di Roberto Gandini
musiche Flavio Cangialosi
maestro di coro Massimo Sigillò Massara
testi canzoni Roberto Gandini
scene e costumi Tiziano Juno
assistente alla regia Danilo Turnaturi

con attrici e attori del progetto formativo 2022
Pasquale Aprile, Nicolò Ayroldi, Carmine Barbato, Greta Bendinelli,
Roberta Catanese, Irene Ciani, Renato Civello, Eugenia Faustini, Carlo Golinelli,
Giulia Navarra, Chiarastella Sorrentino, Lorenzo Tomazzoni

ragazze e ragazzi del laboratorio pilota “Piero Gabrielli”
Simona Alberi, Giorgia Aversa, Adriana Ciancio, Melissa Del Carmen Cahigan, Alexia Giulioli, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Davide Marinacci, Aurora Orazi, Gabriele Ortenzi, Ettore Pettinelli, Fabio Piperno, Emmanuel Rotunno, Lucrezia Delorenzi (basso), Leonardo Viciani (chitarra)

laboratorio scene e costumi
Alessandra De Felice, Gabriele Del Brusco, Denise Marino, Tiziano Muccinelli

Lo spettacolo

Al pappagallo verde. La rivoluzione fra i tavoli di una bettola è il saggio conclusivo di un laboratorio di teatro musicale condotto da Roberto Gandini sul testo di Arthur Schnitzler con le musiche di Flavio Cangialosi e Massimo Sigillò Massara come maestro di coro. Il laboratorio, attivato nell’ambito del progetto formativo del Teatro di Roma -Teatro Nazionale 2022, vede in scena, insieme agli attori e alle attrici del progetto formativo, i ragazzi e le ragazze del Laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli.
È il 14 luglio del 1789, Parigi è in subbuglio e la città è teatro di enormi cambiamenti. Al pappagallo verde è la bettola gestita da Madeleine, ex capocomica, dove gli ex attori della sua Compagnia fingono di essere ladri, assassini e prostitute per dare agli avventori, per lo più nobili facoltosi, il brivido dei bassifondi parigini.
Un luogo dove tutto è possibile e dove, mentre fuori sta scoppiando la rivoluzione, presto la finzione si mischierà alla realtà, confondendo amori veri e amori finti, crimini rappresentati e veri e propri assassinii. 

Il pubblico italiano ha conosciuto Al pappagallo verde di Arthur Schnitzler nel 1978 quando Luca Ronconi lo mise in scena al Teatro di Genova. Da allora, in Italia, è raramente rappresentato perché è un atto unico, quindi breve, con 22 personaggi, quindi oneroso da produrre. Tuttavia, le stesse ragioni che rendono il testo schnitzleriano impegnativo per una produzione, offrono parecchie opportunità teatrali in un progetto laboratoriale in cui il testo può diventare una griglia drammaturgica che accoglie variazioni musicali e improvvisazioni.
Roberto Gandini

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