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Crowd

ideazione, coreografia e scenografia Gisèle Vienne
con l’aiuto di Anja Röttgerkamp e Nuria Guiu Sagarra
luci Patrick Riou
drammaturgia Gisèle Vienne e Denis Cooper
selezioni musicali a cura di Underground Resistance, KTL, Vapour Space
DJ Rolando, Drexciya, The Martian, Choice, Jeff Mills, Peter Rehberg
Manuel Göttsching, Sun Electric e Global Communication
selezione della playlist a cura di Peter Rehberg
responsabile del sound diffusion Stephen O’Malley
performer Lucas Bassereau, Philip Berlin, Marine Chesnais, Sylvain Decloitre, Sophie Demeyer, Vincent Dupuy, Rehin Hollant, Georges Labbat, Theo Livesey, Maya Masse, Katia Petrowick, Linn Ragnarsson, Jonathan Schatz, Henrietta Wallberg in alternanza con Morgane Bonis e Tyra Wigg

Lo spettacolo

Crowd è la rappresentazione di un rituale: quello della festa, fatto sociale totale, pratica collettiva e dispositivo simbolico che appartiene a tutte le società ed epoche. La festa che visita letteralmente il palcoscenico del Teatro Argentina è un rave party: attraverso posture, attitudini, gestualità, i corpi in movimento rievocano la memoria antica di fenomeni di trance, baccanali e tarantelle nel presente dell’azione. Ma laddove la festa allude a un eccesso di vita intensificata nel dispendio collettivo di energia, qui si scopre frenata grazie a un effetto rallenty che dilata la percezione delle cose.
Come gli individui fanno gruppo? Quali flussi si spostano da una singolarità all’altra? Quali umori si propagano? Come agiscono le forme di controllo? E quelle dell’emulazione?
Come quando a una festa ci soffermiamo a osservare il numero di “storie” che hanno luogo davanti ai nostri occhi, così in Crowd le narrazioni e i movimenti si compongono e disfano, mescolandosi con l’alterazione temporale che confonde ogni certezza della visione.
Lo spettacolo chiede a spettatori e spettatrici di aderire all’opera, di farne esperienza, di sostare dentro la vibrazione ritmica che produce. Sebbene sia priva di testo, Crowd è un’opera capace di comporre micro-storie che si stratificano nella simultaneità degli elementi espressivi – movimento, luce, suono – in una gamma in divenire di sentimenti contrastanti di adesione e distanza, di partecipazione e disagio. Che si tratti di dominazione o amore, siamo lì insieme ai e alle 17 interpreti riuniti sul palco, catapultati dentro un quadro che conserva i tratti dell’allucinazione, laddove affiora qualcosa che profondamente ci riguarda.

Short Theatre 2022 — ¡Vibrant Matter! inaugura quest’anno PRISMA, progetto espanso di rifrazioni che coinvolge diversi luoghi e partner dedicato a Gisèle Vienne, coreografa, regista, burattinaia e artista visiva che ha ripensato in maniera radicale i paradigmi della scena artistica degli ultimi anni.

Inventario di bagliori. Gisèle Vienne nella città di Roma intercetta le accensioni emotive, le bruciature improvvise disseminate nei lavori dell’artista. Oltre allo spettacolo il programma di PRISMA prevede anche l’installazione 40 Portraits 2003–2008; L’Etang, ultima produzione teatrale dell’artista; il film di Jerk; un incontro teorico in cui sarà presentato anche Palcoscenici Fantasma di B. Vouilloux, pubblicazione editoriale curata da Short Theatre e NERO Editions.

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