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Dove finisce Roma. Il tempo dell’occupazione

con Paolo Di Paolo e Anna Foa
letture di Anna Bisciari e Marco Selvatico

regia Tommaso Capodanno

Lo spettacolo

Un evento organizzato dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale al Teatro Argentina nell’ambito del programma di appuntamenti MEMORIA GENERA FUTURO promosso da Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2022.

Il tema della memoria e della testimonianza esplorato – grazie ai contributi di Paolo Di Paolo e di Anna Foa – in un excursus storico e letterario, dalla più antica presenza ebraica a Roma fino al periodo dell’occupazione nazista e ai nostri giorni.
Gli interventi saranno accompagnati dalle letture di Anna Bisciari e Marco Selvatico, del Biennio di specializzazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, con la regia di  Tommaso Capodanno.

L’occupazione nazista fu a Roma pesantissima. E non solo per i due terribili traumi, rimasti sempre nella memoria cittadina, della razzia degli ebrei del 16 ottobre, in tutta la città e non nel solo “ghetto”, e delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944, ma anche per la vita quotidiana: fame, rastrellamenti, bande fasciste agli ordini di Kappler sguinzagliate nella città, delatori ovunque.  Chiese e conventi, ma anche case comuni, sono piene di rifugiati, ebrei o non ebrei. Roma si divide in quei mesi fra chi viene nascosto – ebrei, antifascisti, renitenti alla leva – e chi nasconde. Su tutto, la speranza in un arrivo imminente degli Alleati – troppo a lungo atteso – e della sconfitta finale dei nazisti, ormai certa.
Anna Foa

La domanda tormentosa di Paul Celan “Chi testimonia per i testimoni?” ci spinge a interrogarci e a interrogare un paesaggio in cui chi ha memoria diretta della persecuzione, della Shoah e dell’occupazione sta progressivamente uscendo di scena. Il racconto deve continuare, ma come? La letteratura può fornire un contributo essenziale: sia quella nata a ridosso degli eventi – pagine come quelle di Giacomo Debenedetti, il celebre e straordinario “16 ottobre 1943” – sia successivamente: “La Storia” di Elsa Morante, per esempio. Ma anche scrittori come Antonio Debenedetti (“E fu settembre”) o autrici delle ultime generazioni come Paola Soriga (“Dove finisce Roma”) possono aiutarci a entrare emotivamente in un segmento doloroso della storia della nostra città e del mondo.
Paolo Di Paolo

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