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Il matriarcato

cronache di una potenza remota

da J. J. Bachofen, A. Badiou, U. Galimberti, T. Landolfi, E. Sanguineti, M. Santanelli, Sofocle, V. Woolf
e di Nicolò Ayroldi, Carlo Golinelli e Daniel Pistoni
restituzione pubblica a cura di Marco Lucchesi
con Nicolò Ayroldi, Pasquale Aprile, Renato Civello, Giada Di Palma, Eugenia Faustini, Carlo Golinelli, Giulia Navarra, Daniel Pistoni, Lorenzo Tomazzoni
voci fuori campo Roberta Catanese, Arianna Serrao
musiche eseguite dal vivo Giada Di Palma
foto di Achille Le Pera

Lo spettacolo

Il matriarcato è parte del progetto di formazione per attori e attrici del Teatro di Roma-Teatro Nazionale, esito di un lungo laboratorio di prassi scenica e di lettura dei testi condotto dal regista Marco Lucchesi alla luce di elementi antropologici e neuroscientifici, di analisi del mito e della cronaca contemporanea.
Il lavoro durante il laboratorio è partito dall’osservazione di quelli che sono i tratti fondamentali dell’esperienza teatrale, da un esame del linguaggio, della partecipazione, della condivisione, del riconoscimento dell’altro nella sua interezza propositiva, del rapporto con il pubblico e, naturalmente, del tempo necessario affinché tutto questo sia reso disponibile all’esperienza. Tutti aspetti della prassi teatrale che continuano ad esser dati per scontati ma raramente affrontati. Tantomeno risolti. (…)
Accompagnati, anche, da un punto di vista neuroscientifico, insieme al Dott. Giampiero Cicalini, abbiamo indagato i sistemi funzionali che regolano la nostra esistenza sia dal punto di vista neurologico che fisio/biologico.
L’esperienza cosciente del sé ha permesso e suggerito di risemantizzare parte del vocabolario in uso alla prassi di palcoscenico. Diversi sono stati i materiali ed i metodi utilizzati per questa analisi tesa a creare “
un territorio di studio e di raccoglimento collettivo, un’isola di scambio profondo e delicato” come lo ha descritto generosamente una delle partecipanti.
Testimonianza di questo è ciò che proporremo a chi verrà a festeggiare con noi nel solco di un racconto che si sta facendo. Stiamo costruendo un ricordo comune. Questo è il nostro lavoro. 

Marco Lucchesi

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