Reading dedicato ai poeti in vernacolo, dai più noti ai meno noti, da Belli a Zannazzo, da Jandolo a Trilussa, da Pascarella a Fabrizi. Un attraversamento dei luoghi raccontati nelle poesie in dialetto e della toponomastica dedicata ai poeti di Roma. Un racconto che inquadra poeti, versi e strade di Roma attraverso le voci di tre interpreti e una mappa animata interattiva.
Spesso le strade di Roma parlano dei personaggi e degli artisti che l’hanno attraversata e che l’hanno saputa raccontare. Tra queste c’è una serie di vie e di targhe che ricordano quei poeti che hanno messo in versi la lingua del suo popolo. Piazza Belli, Piazza Trilussa e via Pascarella sono solo alcune delle strade intitolate ai poeti vernacolari della città, segnatamente concentrate nel tredicesimo rione, Trastevere, quello più legato all’identità popolare. Ma anche nel centro, tra il Teatro Valle e il Teatro Argentina, tra il Ghetto e l’Isola Tiberina, sono tante le tracce che ricordano i poeti di Roma. “Strade de Roma” è una passeggiata ipotetica tra le vie del centro, che passando per la casa natale del più grande dei poeti romani in lingua, Giuseppe Gioachino Belli, racconta luoghi e storie di Roma alternando aneddoti e letture di poesie, dal Meo Patacca di Berneri alla passatella di Zanazzo, dalle invenzioni giudaico-romanesche di Del Monte alla passione culinaria di Aldo Fabrizi, fino ai versi struggenti di una giovane e sfortunata poetessa bambina a cui venne attribuito il premio per la bontà, Raffaella La Crociera. Poesia, politica, storia e filosofia di vita si intrecciano in un percorso tra le vie e i versi di Roma ideato da Graziano Graziani, che si materializzerà grazie alle animazioni di Giacomo Calderoni. Saranno 8 i rioni coinvolti: VI – Parione; VII – Regola; VIII – Sant’Eustachio; X – Campitelli; XI – Sant’Angelo; XII – Ripa; XIII – Trastevere; XX – Testaccio.
“Strade de Roma” si connette idealmente con i progetti che il teatro ha dedicato alla città e alla sua toponomastica – come “Immagini di città” – e con l’attenzione alla poesia nella sua dimensione orale, vero anello di congiunzione tra il verso e la scena teatrale.