Con la sua profonda conoscenza dell’arte, della storia della danza e del pensiero critico, la capacità di eliminare ogni forma di distanza tra sala e palcoscenico, di creare collegamenti sorprendenti quanto accurati tra gli stili, fondendo ad esempio voguing, butoh e post modern dance americana, Trajal Harrell è oggi uno dei più importanti danzatori e coreografi americani. La sua serie di opere Twenty Looks or Paris is Burning at the Judson Church lo ha reso una delle presenze più rilevanti del circuito mondiale della danza e delle arti visive, presentando i suoi lavori tanto in spazi performativi e sale teatrali che musei e gallerie di tutto il mondo. Grazie alla collaborazione tra Teatro di Roma – Teatro Nazionale, nell’ambito di Grandi Pianure, e Romaeuropa Festival 2021, arriva in prima nazionale al Teatro Argentina la pièce The Köln Concert. Un lavoro che nasce a partire da un progetto che il coreografo persegue da anni: realizzare una coreografia per l’omonimo capolavororo di Keith Jarrett, la più famosa registrazione di un’improvvisazione solista al pianoforte mai realizzata, che Harrell sceglie di aprire con dei brani di Joni Mitchell. Ideato in piena pandemia come risposta alle regole del distanziamento fisico sul palcoscenico, The Köln Concert rappresenta il tentativo di imparare di nuovo a fare teatro, di tornare a danzare e di farlo davanti a un pubblico. Con attenzione e cautela, ma non per questo con meno devozione. Accanto al “calore umano” che caratterizza il capolavoro di Jarrett del 1975, la scena si riempie dell’umanità delle danzatrici e dei danzatori (sette compreso Harrell) che la attrversano, disegnando un’atmosfera delicata, profondamente poetica, lirica.