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Nella solitudine dei campi di cotone

di Bernard-Marie Koltès
traduzione di Anna Barbera
regia Andrea De Rosa
con Federica Rosellini e Lino Musella

Lo spettacolo

Scritto nel 1986 e messo in scena l’anno successivo da Patrice Chéreau, Nella solitudine dei campi di cotone (Dans la solitude des champs de coton) di Bernard-Marie Koltès (1948-1989) fu messo in scena per la prima volta in Italia nel 1992. Uno dei più grandi drammaturghi europei del secolo scorso, Koltes fonda giovanissimo una sua compagnia teatrale e scrive diverse pièce che dirige lui stesso. Nella sua breve vita visita molti paesi nei due emisferi e scrive moltissimo, alcuni suoi lavori sono un patrimonio fondamentale del teatro europeo, da Negro contro cani a La notte prima delle foreste, Il ritorno al deserto, Nella solitudine dei campi di cotone e l’ultimo Roberto Zucco. Le sue opere, in edizione integrale, sono pubblicate da Arcadiateatro Libri in tre volumi.
Due individui si incontrano. Il Dealer (il Venditore) ha qualcosa da vendere. Il Cliente sembra interessato all’affare e dice che forse comprerà. Non viene rivelato l’oggetto né la ragione della transazione. È un mercato misterioso che viene condotto nella notte, fra ellissi e allusioni.
Lo spettacolo, diretto da Andrea De Rosa, ha debuttato al Napoli Teatro Festival Italia il 6 luglio 2020. In scena Federica Rosellini, il Dealer, e Lino Musella, il Cliente, accompagnati dalle Variazioni Goldberg di Bach suonate da Glenn Gould. La produzione è della Compagnia Umberto Orsini

“Ho riletto La solitudine di Koltes durante il primo lockdown. In quei giorni pensavo spesso, a volte in modo ossessivo, ai teatri chiusi: vuoti, bui, freddi, silenziosi. Era un’immagine che allo stesso tempo mi attraeva e mi spaventava, come quando ero bambino e non riuscivo a capacitarmi del fatto che la mia casa continuasse a esistere anche quando al suo interno non c’era più nessuno. Che cos’è una casa quando non c’è più nessuno che la abita? Che cos’è un teatro vuoto? Continua a esistere per chi?
Ho immaginato il luogo dove si svolge Nella solitudine dei campi di cotone come un teatro vuoto. Ho immaginato il personaggio del venditore come un’attrice dimenticata su un palcoscenico e il cliente come un uomo che viene da fuori. Ho immaginato che la merce intorno alla quale si conduce la misteriosa trattativa tra i due personaggi sia il teatro stesso.”  Andrea De Rosa

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