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Zanna Bianca

della natura selvaggia

di Francesco Niccolini
liberamente ispirato ai romanzi e alla vita avventurosa di Jack London
regia Francesco Niccolini e Luigi D’Elia
con Luigi D’Elia

Lo spettacolo

Ti supplico di lasciar libera ogni cosa, come io ho
lasciato libera ogni cosa. Chiunque tu sia, tu che mi
tieni in mano adesso, lasciami
e parti per la tua strada.
Walt Whitman

L’amore non addomestica.
Sui muri di Napoli

Vincitore EoloAwards 2019 come Miglior Spettacolo
Vincitore Festebà 2019

Nel grande Nord, al centro di un silenzio bianco e sconfinato, una lupa con chiazze di pelo color rosso cannella sul capo e una lunga striscia bianca sul petto, ha trovato la tana migliore dove far nascere i suoi cuccioli. Tra questi un batuffolo di pelo che presto diventerà il lupo più famoso di tutti i tempi: Zanna Bianca. Luigi D’Elia e Francesco Niccolini tornano nel luogo che amano di più, la grande foresta. Ma se anni fa l’avevano raccontata con gli occhi di un bambino meravigliato e di un nonno esperto e silenzioso, questa volta rinunciano agli esseri umani e alle loro parole, per incontrare chi della foresta fa parte come le sue ombre, il muschio, l’ossigeno: i lupi. Questo è uno spettacolo che ha gli occhi di un lupo, da quando cucciolo per la prima volta scopre il mondo fuori dalla tana a quando fa esperienza della vita, della morte, della notte, dell’uomo, fino all’incontro più strano e misterioso: un ululato sconosciuto, nella notte. E da lì non si torna più indietro. Un racconto che morde, a volte corre veloce sulla neve, altre volte si raccoglie intorno al fuoco. Un omaggio selvaggio e passionale che arriva dopo dieci anni di racconto della natura, a Jack London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo.

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