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Faith, Hope and Charity

Alexander Zeldin
Faith, Hope and Charity
testo e messa in scena Alexander Zeldin

Lo spettacolo

Le regie di Alexander Zeldin – artista inglese oggi associato al National Theater di Londra e all’Odéon di Parigi – sembrano agire per sottrazione: condensata sul palcoscenico, la realtà appare nuda, intensificata, mostrando la delicatezza, l’ironia, la fragilità dell’esistenza umana. Ultimo capitolo di una trilogia dedicata all’intimità in tempi di crisi anche Faith, Hope and Charity come il precedente Love (presentato nella scorsa stagione in corealizzazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Romaeuropa Festival 2021) ci porta in un centro comunitario per costruire un’altra esperienza teatrale capace di guardare il cuore di questi tempi incerti. Cade la pioggia e in una fatiscente sala ai margini della città, Hazel prepara il pranzo per i più bisognosi, il vecchio Bernard che vive nel quartiere se ne sta seduto e silenzioso in un angolo, Beth si batte per l’affidamento di sua figlia mentre Mason, un nuovo volontario, si propone di fondare un coro. Coinvolgendo famiglie residenti in alloggi di emergenza, attori professionisti e non professionisti, Zeldin costruisce un luogo abitato da gesti semplici, silenzi, insicurezze, dolori ma anche da improvvise esplosioni di fede, speranza e carità. Il suo sguardo è una chiave d’accesso alla realtà di vite ordinarie, fragili e poetiche come tutte le vite capaci di andare avanti nonostante il mondo.

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