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Ink (2020)

play for two

creazione (ideazione, regia, scene, costumi, luci) Dimitris Papaioannou
uomo vestito Dimitris Papaioannou
uomo nudo Šuka Horn

musica Kornilios Selamsis
sound design David Blouin
disegno luci Lucien Laborderie, Stephanos Droussiotis

co-realizzazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale e  Fondazione Musica per Roma Festival Equilibrio

Lo spettacolo

Ritorna al Teatro Argentina, dopo il successo ricevuto con Transverse Orientation nella scorsa stagione, Dimitris Papaioannou con INK (premio Ubu 2020-2021 come miglior spettacolo straniero presentato in Italia).
Dimitris Papaioannou, che è uno tra i maggiori protagonisti della scena internazionale grazie al suo talento visionario e alla sua capacità evocativa crea in questo spettacolo un mondo unico, del tutto originale, in cui antichi miti sono evocati e visti attraverso una lente contemporanea. Anche in Ink, infatti ci trasporta in un mondo dove l’acqua, materia primaria, ci regala immagini e suoni magici, facendo da sfondo a un incontro/scontro tra due personalità molto diverse per età, colori, storie personali. Entrambi presenti in scena creano una lotta tra padre e figlio, una relazione esoterica tra vecchio e nuovo, paternità ed eredità. Un’interdipendenza quasi cannibalesca tra due personaggi che, grazie alla presenza dell’acqua, si trovano ad agire in un mondo fantastico. In INK riconosceremo la passione per il cinema horror, la poesia di Andrej Tarkovskij e molte altre citazioni pittoriche. «Avevo pensato di creare un’installazione con alcuni interventi performativi e alla fine ho realizzato uno spettacolo, che è nato da un profondo e personale flusso emotivo, creando uno stato emozionale molto diverso dai miei lavori precedenti – racconta Papaioannou – Io cerco di capire la vita e di materializzare sul palcoscenico il mio sentire e le mie domande sulla vita e allora incontro gli archetipi. E quando inciampi sugli archetipi, incontra il Mito. Perché questo è ciò che i Miti fanno, visualizzano e raccontano temi universali».

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