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New Sparta

4 giugno 2023

di Roberto Gandini e Roberto Scarpetti
scene e costumi Loredana Spadoni
musica Flavio Cangialosi
regia Roberto Gandini
maestra di coro Virginia Guidi
con Simona Alberi, Giorgia Aversa, Melissa Cahigan, Maura Ceccarelli, Alessandro Cianchini, Adriana Ciancio
Giulia D’Arcangelo, Alessandro Giorgi, Alexia Giulioli, Giulio Guerrisi, Michele Landolfi, Fabrizio Lisi
Edoardo Maria Lombardo, Alessio Mazzocchi, Aurora Orazi, Gabriele Ortenzi, Sofia Piperissa, Fabio Piperno
Anna Prinzivalli, Edoardo Ricotta, Rui Shan, Livia Spagnoli, Elisabetta Tarantini, Livia Travia

Lo spettacolo

Quest’anno al Laboratorio Teatrale Integrato Gabrielli abbiamo scelto di parlare di guerra. A dicembre 2022 ci siamo incontrati al Teatro Argentina con più di 1000 studenti e studentesse provenienti da oltre 45 laboratori e abbiamo organizzato l’assemblea teatrale 1000 papaveri rossi. L’argomento era anche fin troppo d’attualità, ma quando l’avevamo scelto, nel giugno 2022, la guerra era nei nostri occhi e nei nostri pensieri, con angoscia e stupore. Poi, piano piano, mese dopo mese, l’orrore si è sostituito all’abitudine, la normalità ha reso la guerra una delle tante notizie dei TG. Siamo coscienti che la guerra in Ucraina, come altre guerre nel mondo, non sia finita, ma dato che la televisione e i social ce la raccontano di meno, di conseguenza meno pensiamo alla guerra.
Il 4 giugno, al Teatro Argentina, le 24 ragazze e ragazzi del Laboratorio Pilota ne parleranno portando in scena la storia di New Sparta, una storia distopica che non ha la pretesa di aver capito la guerra, né di farla capire agli altri. New Sparta si propone solo di raccontarla, la guerra, perché, citando l’epilogo del nostro copione, “… anche le cose brutte, se le racconti, possono diventare meno brutte, almeno nel momento in cui le racconti.”

New Sparta è un’isola di spazzatura che galleggia nell’Oceano. Siamo nel 2323, dopo la quinta guerra nucleare. New Sparta, che è comandata da tre Sapienti, è abitata da ragazze e ragazzi che, quando compiono trent’anni, vengono trasferiti a Paradise Island, luogo incantevole dove non si lavora più e si vive in una perenne vacanza. Almeno questo è ciò che credono tutte le ragazze e i ragazzi di New Sparta…
La vita dell’isola è scandita da canti e danze all’insegna del buonumore. Buonumore che forse serve solo a rendere tutta la comunità più efficiente… Comunità che è articolata in quattro divisioni: Divisione Cura – gli addetti all’accudimento e al nutrimento; Divisione  Tec – coloro che si occupano di tutte le questioni tecnologiche dell’isola; Divisione Comba – coloro che combattono guerre virtuali con i droni, depredando il resto del mondo di cibo e materie prime; Divisione Ute – composta da giovani donne che hanno il compito di procreare per assicurare la discendenza ai newspartani.
Nell’isola sono vietati i sentimenti, le Ute vengono fecondate artificialmente e per tenere la popolazione lontana dal desiderio fisico e dall’amore, agli abitanti vengono somministrate massicce dosi di Bromuro Trivalente, spacciate dalle Sapienti per integratori vitaminici.
Un giorno, però, una Ute partorisce da sola durante un maremoto e per la prima volta può tenere tra le braccia il frutto del suo grembo. Viene travolta da emozioni mai provate e capisce che forse sono proprio gli integratori vitaminici a inibire le emozioni. Decide di non prenderli più. Quando poco alla volta, anche altri abitanti dell’isola cominciano a provare emozioni, lo status quo di New Sparta, isola fondata sulla guerra, comincia a vacillare.

Ci siamo chiesti come raccontare metaforicamente la guerra e abbiamo pensato che la distopia ci potesse permettere di costruire una storia lontana dalla cronaca e, in un certo senso, dalla retorica, ricreando una situazione immaginaria che fosse al tempo stesso rappresentativa. Della realtà di New Sparta, la cosa che ci interessa di più è proprio il punto di partenza: una piccola comunità che vive la guerra come la normalità, fondata sulla guerra, per poi capire poco alla volta come smantellare questa normalità e far crescere nelle ragazze e nei ragazzi dell’isola la consapevolezza degli orrori della guerra.

In collaborazione con le scuole
IIS Confalonieri – De Chirico, Liceo Scientifico Statale “Augusto Righi”
docenti Anna Cipolletta, Simona Miloni e Angela Salvi

Le scene e i costumi sono realizzati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma
docente referente Antonella Marotta
studenti laboratorio scene e costumi: Zoe Rosa Luna Cambi, Alessandra De Felice, Gabriele Del Brusco, Valentina Gafforio, Roberta Infante, Li Erica Jianghang, Denise Marino, Elisabetta Marsella, Rebecca Mazzuca, Valentina Meo, Sofia Minciullo, Iolanda Nicoletti, Jeysi Juliana Puccetti, Riccardo Risoldi, Serena Salzano

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