Scrivendo questa fiaba, volevo raccontare ai bambini che si può scappare dai mostri, ma che per farlo si deve dar prova di una grande determinazione e che è normale avere paura”. P.Brullemans
La vita da strega non è facile per una bambina. Tanto più se la mamma si ammala, se il fiore magico che potrebbe curarla non si trova, se i boschi da attraversare sono oscuri e infìdi e l’Orco resta l’unico adulto con cui vivere. Fiducia, illusione, sconforto, incertezza, abbandono, solitudine, confusione, fermezza, audacia, pazienza: all’inizio del viaggio certe emozioni e virtù sono solo parole, per Piccola Strega, o al massimo presentimenti. La piccina non sa che si può abitare con un mostro senza diventare un mostro a propria volta, che essere timide non vuol dire non avere coraggio e che attraversare la paura è uno slancio verso la libertà. Piccola strega di Pascal Brullemans è una fiaba in forma di teatro; una pièce adatta ai più piccoli che molti grandi ameranno leggere; un racconto di silenzi e di parole sensibili, capaci di suggerire immagini profonde e visioni acutissime ma anche di stupirci con un humour sottile.