In occasione dell’uscita, per Einaudi, del terzo romanzo di Lewis Carroll, Sylvie e Bruno nella nuova traduzione di Chiara Lagani (drammaturga Fanny & Alexander) la compagnia immagina uno spettacolo tratto da questa affascinante trama. Il libro racconta due storie in parallelo: una contrastata vicenda d’amore, e una storia «magica» di cui Sylvie, una bambina, e il minuscolo, sgrammaticato Bruno, suo fratello, sono i protagonisti. Una trama affascinante dove la dimensione visionaria del sogno ci porta al di fuori dalla percezione ordinaria della realtà.
Immaginatevi che il sonno stia per sorprendervi e trascinarvi al fondo di un sogno. Il punto di partenza di questo spettacolo è proprio quello stato parzialmente vigile e al contempo di semi-abbandono in cui il corpo si fa improvvisamente pesante, la mente si solleva e avviene il trapasso al mondo “notturno”, fatto di immagini e suoni volatili eppur consistenti. Siamo allora nel mondo dei sogni, un mondo dotato di sue regole parallele che in qualche modo riorganizzano e trasformano le immagini diurne con quelle del nostro inconscio.
Un narratore passa e trapassa attraverso le due storie, dall’uno all’altro mondo, dal sogno alla realtà, grazie anche alla complicità sapiente degli attori, fino a donarci dopo la scorribanda fantastica fatta di suoni e immagini fantastiche, il rientro al mondo grigio della realtà.