In un mondo sempre più alla deriva, tra disastri ecologici, guerre, corruzione, un mondo in cui gli adulti sembrano riuscire a fare solo interessi di parte, la salvezza può arrivare dagli scappati di casa.
Gli scappati di casa sono tutti quei ragazzi alla ricerca di un modo per ribellarsi, per lottare contro le ingiustizie, per sognare un mondo migliore. E i protagonisti di questa storia sono veri e propri scappati di casa. Un gruppo di ragazzi che si è ritrovato dopo la pandemia, uniti da capacità telepatiche, che li mette in contatto con le forze della natura circostante, che li porta a leggere i segni che il mondo costantemente ci manda e che noi, forse, non siamo più in grado di leggere.
Vivono come una tribù allargata e democratica, sulle rive del Tevere, ed è quando a questa comunità si unisce Letizia che le cose cominciano a cambiare.
È Remo a salvare Letizia dalle acque burrascose del fiume romano e l’arrivo nella comunità della ragazza, viziata e pariolina, figlia di una donna in carriera e madre single, cambia da subito le carte in tavola ed espone di colpo il gruppo degli scappati di casa a nuovi pericoli, attirando su di loro l’attenzione dell’opinione pubblica. Ma forse è proprio da un pericolo che può nascere un’opportunità.
Certo, stampa e forze dell’ordine sono alla ricerca di Letizia e ci mettono poco a scoprire l’accampamento degli scappati di casa che, tra ecoterroristi e minori fuggiti dalle famiglie di appartenenza, hanno più di una cosa da nascondere ai riflettori ora puntati su di loro.
Però, oltre a metterli in pericolo, è proprio Letizia a diventare la loro grande occasione. Tra il desiderio di vendicarsi di sua madre e la voglia di aderire agli ideali degli scappati di casa, Letizia fornisce loro un ottimo piano, il colpo che aspettavano e che non osavano immaginare: causare un black out che paralizza la città e chiedere come riscatto la creazione di un parco naturale, il primo passo verso quel mondo sognato da tutti questi ragazzi scappati di casa.
