Lo spettacolo
Fratellina è un testo che racconta una realtà che sta capitolando sotto i colpi drammatici del nostro tempo, che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità. Nella scena composta da due grandi letti a castello Nic e Nac, una mattina, al risveglio, sperano di vivere in una nuova realtà, dove tutte le cose dimenticate si possono di nuovo ritrovare. Il desiderio di Nic e Nac, di scoprire un’altra realtà che va oltre i confini visibili della scena, si concretizza con l’apparizione del Fratellino e della Sorellina, due personaggi che con i loro dialoghi mescolano ilarità e paradosso, denuncia e sconforto. La sofferenza, lo stato d’ansia e il sentimento di delusione, dei quattro protagonisti di “Fratellina”, lasciano spesso spazio al sorriso e all’ironia. L’atmosfera lieve e giocosa dell’opera, nasce dalla musicalità dei dialoghi, dal ritmo, dalle ripetizioni delle parole, dalle attese e dall’ascolto del silenzio.
C’è in questo lavoro l’accorata denuncia di un mondo sempre più vuoto e crudele, dove il senso comune ha perso ogni punto di vista o di riferimento e che lascia così isolati e perduti i propri personaggi costretti a rifare il mondo “a parole” su dei lettini che mimano più i giacigli delle prigioni che i tappeti volanti su cui sognarsi in viaggio.
tratto da Soli al Mondo, presentazione di Jean-Paul Manganaro
Info e orari
ore 20.00
domenica ore 17.00
durata 50′
Crediti
scena Lino Fiorito
costumi Sandra Cardini
disegno luci Gianni Staropoli
regista assistente Roberto Zorn Bonaventura
assistente alle luci Maria Virzì
assistente alla scena Lello Becchimanzi
direttore di scena Santo Pinizzotto
foto di Gianni Fiorito
produzione Associazione Culturale Scimone Sframeli, Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Istituzione Teatro Comunale Cagli
Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023
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