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IRENE K.

di Jesper Halle
traduzione in italiano, adattamento, regia e scenografia Gianluca Iumiento 
assistenti alla regia Alex Lorenzin e Giusy Emanuela Iannone
luci Jakub Frączek
musiche originali Edoardo Petracci
costumi Clara Tramontano
con gli allievi del corso di recitazione del triennio 2021/2024 del Centro Sperimentale di Cinematografia

Lo spettacolo

Irene K. è un thriller nordico che racconta la storia di un gruppo di giovani ventenni di Oslo. Alcuni di loro vivono insieme in una mansarda, altri la frequentano nel tempo libero. Tutti sono innamorati e ossessionati con Irene Kittelsen, la ragazza più affascinante e inafferrabile del gruppo. Quando un giorno Irene scompare misteriosamente e non si presenta alla sua festa di compleanno a sorpresa, il gruppo va in crisi, tra il disperato tentativo di ritrovarla e i sospetti su chi possa essere responsabile della sua scomparsa. La verità alla fine verrà a galla, ma non prima di aver fatto affiorare tutti i segreti che legano gli uni agli altri i componenti di questo gruppo di giovani ragazzi norvegesi. Irene K. è un testo poetico, coinvolgente e pieno di misteri che mette in scena il nemico di dentro tipico delle società nordiche. Ovvero l’anima oscura e repressa di cui molti scandinavi sono vittime silenti e passive. Affronta con intelligenza temi come l’amicizia, la paura di essere abbandonati, l’incapacità di vivere le aspettative degli altri, l’incapacità di capire se stessi, il femminicidio e l’autodistruzione come unica vera via di fuga dai mali del vivere moderno. La regia ci presenta l’opera come una danza corale e pop. Un calderone di parti scisse in continuo scontro le une con le altre. Lo spettacolo mischia momenti di realismo psicologico, l’utilizzo di immagini live filmate dalle camere in scena, una colonna sonora originale innovativa e momenti di iper teatralità e performance, portando in scena anche un coro mascherato che rappresenta le ombre oscure di ogni personaggio.

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