
Lo spettacolo
Partendo dalla fascinazione per l’espressione mangiare con gli occhi, la creazione mira a mettere in discussione il modo in cui si osserva il corpo. Eat Me nasce come riflessione sulla rappresentazione dei corpi femminili nelle arti visive e sul consumo di immagini. Sdraiato e rivolto all’indietro, la partitura coreografica attraversa un archivio di gesti quotidiani storicamente carichi ma sempre contemporanei: tracciare una gamba, sistemarsi i capelli. Immagini palesemente frontali ma nascoste servono un invito a indagare le dinamiche e le politiche dello sguardo nel rapporto tra spettatore e performer.
Forme morbide e pesi sul pavimento, le curve delle due danzatrici in Eat Me si stagliano come dune in un fluire di posture, astratte dal quotidiano e dal topos del ritratto femminile nella storia dell’arte. Linee e movimenti in sequenza, ogni reiterazione è un affondo che vuole informarci sul peso del nostro guardare. I corpi diventano scultorei, disegnando immagini di emancipazione dal pavimento, rimanendo sfacciatamente frontali ma celati. Uno spettacolo sull’azione del guardare e dell’essere guardato, ovvero “mangiato con gli occhi”.
Info e orari
mercoledì 18 giugno ore 20.00
giovedì 19 giugno ore 21.00
durata 40′
Crediti
datore luci Victoria De Campora
foto di Hanna Kushnirenko
sviluppato nel contesto di Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, progetto di residenza curato dal MAMbo – Museo di Arte Moderna di Bologna
progetto vincitore del bando DNAppunti Coreografici 2023, promosso da Romaeuropa
Festival Triennale Milano Teatro, Gender Bender International Festival, Operaestate
Festival Veneto, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
produzione Anghiari Dance Hub, Nexus Factory
con il sostegno di Padova Festival Internazionale La Sfera Danza, Fondazione Svizzera degli Artisti Interpreti (SIS)
con il contributo di MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna