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Re Chicchinella

28 ottobre – 9 novembre 2025

libero adattamento da Lo cunto de li cunti
di Giambattista Basile
scritto e diretto da Emma Dante
con Angelica Bifano, Viola Carinci, Davide Celona
Roberto Galbo, Enrico Lodovisi, Odette Lodovisi
Yannick Lomboto, Carmine Maringola, Davide Mazzella
Simone Mazzella, Annamaria Palomba, Samuel Salamone
Stephanie Taillandier, Marta Zollet

 

Lo spettacolo

Emma Dante torna sul palcoscenico del Teatro Argentina con uno spettacolo corale che gioca con l’assurdo, la comicità e la tragedia.
Re Chicchinella è un racconto grottesco e tragico che mescola elementi comici e inquietanti, portando in scena la storia di un re che, a causa di un’incredibile disavventura, si troverà ad affrontare una sofferenza che va ben oltre la fisicità.
C’era una volta un re che un giorno se ne tornava dalla caccia felice e soddisfatto quando sentì il bisogno di andare di corpo. Consegnata a un servitore la spada, lesto lesto, il re scese da cavallo e si infilò in un vicoletto per scaricare il ventre, ma non avendo in tasca pezze per pulirsi, si servì di una gallina accisa de frisco, con le piume morbide e setose, che giaceva abbandonata in un angolo. Ma la gallina non era morta e s’afferrò col becco alle sue chiappe di re. Accorsero i servitori e il cielo si oscurò alle sue urla disperate. Non potendo più resistere al dolore e vedendo buttate al vento le fatiche dei servi, il re si fece condurre al palazzo reale, dove medici e luminari tentarono ogni rimedio, spalmando unguenti, adoperando tenaglie e strumenti di ogni genere. Ma niente, non ci fu niente da fare, perché quel male superava i confini della natura, non era colica né flatulenza che si poteva guarire con supposte di fichi lassativi o cacazze di topi, no, quel male era incurabile. Col passare dei mesi la gallina entrò sempre più in profondità finché non prese definitivamente alloggio dentro di lui. Re Chicchinella racconta la storia di un re malato, solo e senza più speranze, circondato da una famiglia anaffettiva e glaciale che ha un solo scopo, ricevere un uovo d’oro al giorno. L’animale vive e si nutre, divorando lentamente le viscere del re, fino a quando non si scopre che per il mondo il re e la gallina sono la stessa cosa. Dopo tredici giorni d’inedia, Re Carlo III d’Angiò, re di Sicilia e di Napoli, principe di Giugliano, conte d’Orleans, visconte d’Avignon e di Forcalquier, principe di Portici Bellavista, re d’Albania, principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli, entra nella sua nuova esistenza e, appollaiato sul trono, riceve il plauso di tutta la Corte.

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