Thomas Ostermeier – figura di spicco del teatro europeo e direttore artistico della Schaubühne dal 1999 – continua la sua riflessione sulle dinamiche sociali e le fragilità umane con L’anitra selvatica di Henrik Ibsen. In questo spettacolo, il regista tedesco esplora la paradossale natura della verità, che, sebbene sembri la chiave per liberarsi dalle menzogne, può diventare distruttiva. Ostermeier si concentra sul nucleo familiare degli Ekdal, dove ogni personaggio è prigioniero di illusioni e autoinganni: un padre che si auto-celebra, un nonno che vive nel passato, la malattia silente della figlia. L’arrivo di Gregers, idealista ossessionato dalla verità, rompe brutalmente questo fragile equilibrio, rivelando i segreti nascosti e mostrando come, talvolta, la verità possa distruggere quella felicità costruita sull’illusione. La sua analisi penetrante e senza compromessi del testo ibseniano viene restituita sul palco attraverso una mise en scène potente e disturbante, che interroga lo spettatore sulla sfaccettata complessità della verità e sulle sue conseguenze spesso devastanti.
L’Anitra selvatica di Henrik Ibsen offre una tela perfetta per Thomas Ostermeier che guidato da un’implacabile chiarezza, scava con il suo lavoro, nel passato represso per svelare i fantasmi che infestano il presente.