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In collaborazione con  Romaeuropa

Atomica

13 – 23 novembre 2025

uno spettacolo di Muta Imago
regia Claudia Sorace
drammaturgia e suono Riccardo Fazi
con Alessandro Berti, Gabriele Portoghese
collaborazione alla drammaturgia Gabriele Portoghese
consulenza letteraria Paolo Giordano
musiche originali Lorenzo Tomio

 

Lo spettacolo

Atomica è uno spettacolo che esplora il tema della responsabilità individuale di fronte a eventi storici di portata collettiva e delle conseguenze che un evento straordinario può avere nella vita di un semplice individuo. Atomica è una storia di fantasmi, che ci parla dal cuore del ‘900 per ricordare a noi stessi la nostra natura più profonda: quella di creature complesse che attraversano il tempo e le generazioni muovendosi tra creazione e distruzione, potenza immaginifica e male assoluto.

Lo spettacolo è costruito su una drammaturgia originale ispirata allo scambio epistolare avvenuto tra il filosofo tedesco Günther Anders e Claude Eatherly, giovane metereologo e aviatore texano che diede l’ok allo sgancio della bomba atomica su Hiroshima nel 1945.  Al termine della sua missione Claude tornò in patria accolto da eroe, assieme a tutti gli altri membri dell’equipaggio; ma fu il solo che non riuscì mai a liberarsi dai fantasmi delle centinaia di migliaia di vittime innocenti che si era lasciato dietro le spalle. Tra il 1959 e il 1961, La National Air Force decide di internare Eatherly in un ospedale psichiatrico per impedirgli di continuare a mettere in campo le sue azioni antipatriottiche. Fu proprio lì che una mattina di aprile Claude ricevette la prima di una lunga serie di lettere da parte di Günther, che aveva letto di lui su un giornale tedesco e che si interessò al suo caso. Günther vede in Claude l’essere umano che incarna la sua filosofia; Claude vede in Günther la possibilità di trovare salvezza: di lettera in lettera i due uomini sviluppano presto una profonda amicizia e mentre Claude, da dietro le mura dell’ospedale, inizierà a scrivere la sua autobiografia, Gunther, dall’altra parte dell’oceano proverà a mettere in campo immaginazioni, pratiche e azioni per salvare Claude dal suo destino e riuscire a diffondere insieme un messaggio di pace e di fratellanza tra gli esseri umani in un mondo che si rifiutava di ascoltarli. Lo spettacolo prende la forma di un viaggio onirico e visivo nella psiche del protagonista, che affronta i fantasmi del suo passato, personale e collettivo. Racconta la vita di un uomo qualunque che attraversa l’America del ‘900 e riflette sulla perdita dell’innocenza di un mondo che, dal 6 agosto 1945, è costretto a confrontarsi con la minaccia della propria fine. Le parole di Anders e Eatherly, portate in scena da Gabriele Portoghese, si intrecciano con una drammaturgia sonora evocativa, costruita attorno a voci fantasma.

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