Due donne che ballano
Dal 3 al 7 febbraio al Teatro India Veronica Cruciani firma la regia di DUE DONNE CHE BALLANO del catalano Josep Maria Benet i Jornet con protagoniste Maria Paiato e Arianna Scommegna
Dal 3 al 7 febbraio al Teatro India di Roma
DUE DONNE CHE BALLANO
di Josep Maria Benet i Jornet
traduzione Pino Tierno
regia Veronica Cruciani
con Maria Paiato e Arianna Scommegna
scene Barbara Bessi – musiche Paolo Coletta – luci Gianni Staropoli
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortante. Consumano le ore che passano insieme beccandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare. Ballano come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica.
“Il personaggio di Maria Paiato è quello di una vecchia signora appassionata di giornalini mentre Arianna Scommegna interpreta una giovane insegnante di lettere appassionata di libri. – commenta Veronica Cruciani – La prima usa il linguaggio dei sentimenti e della memoria mentre l’altra si esprime con brevi monosillabi. Lo scontro tra queste due donne avviene nel tentativo reciproco di conoscersi e il cuore della pièce è proprio in come si costruisce il rapporto tra di loro. Il lavoro che abbiamo fatto è quello tra arte attoriale e parola drammaturgica. Ci siamo misurati con questo testo cercando di mostrarne l’energia e di esaltarlo, e le attrici sono state obbligate a una verità e una compostezza che spero conferirà a questo lavoro la forza di un classico”.
Una piccola storia come tante che accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Josep Maria Benet i Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino.
Josep Maria Benet i Jornet, classe 1940, è considerato uno dei massimi autori del teatro spagnolo contemporaneo e il padre del teatro catalano. Vincitore di un ragguardevole numero di premi e riconoscimenti, ha influenzato almeno due generazioni di autori in lingua catalana. Le sue opere – per il teatro oltre quaranta – sono state tradotte, pubblicate e messe in scena in diverse lingue in tutta Europa, negli Stati Uniti e in molti Paesi dell’America Latina. Ha anche scritto le prime serie della televisione in lingua catalana. I suoi lavori teatrali, incentrati all’esordio sul rapporto tra individuo e società, pongono successivamente l’accento su tematiche più esistenziali. Una curiosità che lega la sua biografia a questo testo è la sua grande passione per i fumetti del passato, di cui possiede una ricca collezione, passione che condivide con la più anziana delle “due donne che ballano”.