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Le 18 compagnie

Accademia degli Artefatti

Accademia degli artefatti si forma all’inizio degli anni ‘90 con lo specifico intento di
promuovere, organizzare e diffondere la cultura teatrale. L’approccio al lavoro, con le sue
contaminazioni fra arte figurativa, performance e installazioni, non comporta una cifra stilistica
rigida o una coerenza estetica predefinita.

La compagnia ha realizzato, e continua ad immaginare, un percorso artistico che consideri il teatro – il suo senso e le sue crisi – come oggetto di continua riflessione e di declinazione del reale.

La particolare modalità attoriale, relazionale, in reazione, ‘attuale’, e la posizione della regia, post-drammatica e in dialogo continuo con la performance in scena, sono le caratteristiche più
visibili di una ricerca teatrale diretta ad indagare il senso dello stare in scena oggi e le possibilità,
e potenzialità, di narrazione del contemporaneo.

PROGETTO NOLLYWOOD

POST:END / attempts 1 e 2

2 laboratori intorno alla condizione delle scritture sceniche e dell’attore in epoca di post-colonizzazione.

Siamo dopo la fine. Che forse però ancora deve arrivare.

Immaginate due strade, e poi un incrocio, o una rotonda, e poi altre strade che partono da lì. Immaginate di camminare con qualcuno che non sapete chi è, per poi magari scoprire che siete voi stessi. O qualcuno che vi somiglia. Qualcuno che dice di voi.

Due specchi fanno milioni di specchi. Irriducibile moltiplicazione di ogni dettaglio. Dimentichiamoci del campo lungo, abbandoniamo la comprensione.

Partiamo dalla cosa più piccola a cui possiamo credere. Scopriamo a chi appartiene, di chi è, chi l’ha persa. Che ci possiamo fare, ora, qui.

Chi va in scena? Chi colonizza chi? E quando tutti tornano alla loro casa – che cosa resta? E chi non riesce a tornarci, a casa?

Un laboratorio diviso in due – per darci la possibilità dello sguardo e poi di un incontro.

Calendario laboratorio Teatro India

ATTEMPTS 1
5-9 novembre 2012 ore 14.00-19.00 
percorso di  indagine di forme e modalità dello stare in scena dell’attore contemporaneo, per e con attori e attrici di origine e lingua italiana.

ATTEMPTS 2
10-15 novembre 2012 ore 14.00-19.00
un percorso di scrittura e interpretazione, per e con uomini e donne, di origine e lingua madre NON italiana – attori e non.

La partecipazione al laboratorio è gratuita.
Gli attori saranno scelti su curriculum e foto.
I partecipanti alla seconda sessione di lavori su foto e breve lettera motivazionale.
Alcuni partecipanti alla prima sessione di lavoro saranno coinvolti anche nella seconda.
Ad alcuni partecipanti sarà chiesta la disponibilità a prendere parte alle aperture pubbliche e performative di dicembre.
Inviare le richieste a perdutamente@teatrodiroma.net
entro il 27 ottobre 2012 per la prima sessione (ATTEMPTS 1)
entro il 31 ottobre 2012 per la seconda sessione (ATTEMPTS 2)

www.artefatti.org

Andrea Baracco

L’ensemble artistico che compone la compagnia Baracco/Cupaiuolo fa capo alla Direzione Artistica di Andrea Baracco, regista che si forma e perfeziona all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico e si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università di Roma la Sapienza.
Dal 2005 ad oggi si è misurato nella regia di autori classici (Sofocle, Shakespeare) e contemporanei, con predilezione per la drammaturgia britannica (Pinter, Alex Jones, Caryl Churcill) e italiana cimentandosi egli stesso come autore (Interno Abbado).
Sin dai tempi dello studio in Accademia inizia un sodalizio artistico con l’attore Giandomenico Cupaiuolo, interprete e protagonista di molti suoi lavori, per i quali riceve anche diversi riconoscimenti tra i quali citiamo “Premio per il miglior attore emergente Franco di Francescantonio” conseguito nel 2010 per Interno Abbado.
Anche Cupaiuolo si forma all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico e lavora, oltre che con Baracco con diversi registi della scena nazionale distinguendosi tra tutti come protagonista del Pinocchio con la regia di Maria Grazia Cipriani nella messa in scena del Teatro del Carretto.
Il loro ultimo spettacolo Giulio Cesare di William Shakespeare è stato invitato a rappresentare l’Italia al festival Globe to Globe (London – Globe Theatre) per le celebrazioni dell’anno shakesperiano; lo spettacolo è risultato, inoltre, vincitore del Certamen Almagro-off, Festival Internazionale del Teatro Classico di Almagro (Spagna).

foto Giulio Cesare di W.Shakespeare_Teatro India Marzo 2012

PASSIFALSI

Laboratorio/Studio su “ Ivanov” di Anton Cechov e “Amleto” di William Shakespeare

a cura di Andrea Baracco

Scopo del Laboratorio è quello di inseguire/perseguitare i personaggi dei due testi in questione alla ricerca del luogo, del tempo e della circostanza in cui hanno commesso, o meglio è dire, l’autore li ha portati a commettere, quel “passo falso”, quell’inciampo catastrofico che li ha portati ad essere ciò che sono.

Per “Passo falso” intendo quel preciso istante, che spesso viene svelato dall’osservazione di un dettaglio minimale nel corpo della struttura, in cui un personaggio tradisce se stesso, per precipitare in una verità altra, la verità della propria esistenza. L’interesse verso i testi in questione, pur nella loro differenza, nasce proprio dal desiderio investigativo di rintracciare quale sia stato l’attimo esatto in cui questo “passo falso” è stato compiuto. Individuare l’istante dell’apocalisse, in definitiva.

Gli incontri, gli amori, le amicizie, le feste, i matrimoni falliti e quelli mancati, raccontano di personaggi imprigionati in una “secca”; c’è chi, incosciente, continua a muovere i piedi senza rendersi conto dell’immobilismo dei propri passi, e chi invece vede (troppo) nitida la verità della propria esistenza, osserva con occhio lucido i detriti causati dall’esplosione e anziché tentare una qualche reazione, grida.

Il laboratorio procederà parallelamente sui due testi, partendo da un’analisi della drammaturgia per poi selezionare le sequenze, le azioni, le metafore, i dialoghi su cui concentrare l’attenzione; da lì si procederà per associazione e sottrazione, attraverso il lavoro, nel tentativo di non “affogare” nella complessità della materia.

Il Laboratorio Passifalsi, studio su Ivanov ed Amleto, va a proseguire il lavoro iniziato dalla compagnia sulla drammaturgia classica,  cui l’ultimo approdo è stato l’allestimento del Giulio Cesare di William Shakespeare ed il successivo sarà probabilmente uno dei due testi in questione.

Calendario laboratorio Teatro India

5 | 10 novembre  ore 9.00 – 14.00

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
12 | 17 novembre ore 10.00 – 15.00

La partecipazione al laboratorio è gratuita ed è riservata ad attori professionisti.
È necessario inviare la propria richiesta con curriculum e foto entro giovedì 25 ottobre, all’indirizzo perdutamente@teatrodiroma.net
È necessario garantire la propria presenza per tutta la durata del laboratorio.

lacasadargilla/Lisa Ferlazzo Natoli

lacasadargilla non è un collettivo e neanche esattamente una compagnia, si potrebbe forse dire
ensemble, casa porosa in cui le tegole possono cambiare, tetto per le teste che ci capitano a tiro. E che ha sempre reso liberi d’andarsene per il mondo.

Attiva dal 2005, riunisce intorno a Lisa Ferlazzo Natoli – autrice e regista –, Alice Palazzi – attrice e coordinatrice dei progetti – e Maddalena Parise – curatrice e artista visiva –, un gruppo mobile di attori musicisti drammaturghi cineasti artisti visivi tecnici e organizzatori.
lacasadargilla – sia nel caso di spettacoli teatrali che di istallazioni – comincia con una naturale propensione alle scritture assecondando un principio musicale, tematico e associativo, come di ‘cosa antica ma pensata là per là’ intorno a una lingua, la nostra, ad un linguaggio – spaziale narrativo o visivo –.
Per quanto riguarda gli spettacoli, la natura di partitura – spesso corale – implica un approccio fondamentalmente spaziale e ritmico fortemente legato al corpo.
Il suo essere quasi sempre scrittura collettiva che stratifica i materiali più diversi sparpagliandoli nel testo, ha inoltre avvicinato la ricerca a quel grande bacino della memoria che sono le immagini fotografiche.

Le immagini prendono in qualche modo ‘posizione’ sia che si tratti del loro innesto in uno spettacolo o che si declinino in mostre-percorso fatte di più elementi espressivi dove la matrice narrativa articola anche i lavori più ‘istallativi’.

Qualche esempio di spettacolo e di istallazioni:
La casa d’argilla – scrittura originale;
Ascesa e rovina della città di Mahagonny. Var. 1. Passaggio a Napoli – da Brecht;
Foto di gruppo in un Interno – scrittura originale;
Katzelmacher – da Fassbinder;
Jakob von Gunten – da Robert Walser;
Slides. Ritagli del tempo – istallazione multipla di diapositive.

Foto prove dello spettacolo jakob von gunten

Compagnia Andrea Cosentino

Attore, autore, comico e studioso di teatro. Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce, il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008) e Primi passi sulla luna, tutti realizzati con la collaborazione registica di Andrea Virgilio Franceschi.
Il suo ultimo progetto teatrale è Esercizi di rianimazione, in tandem con Francesco Picciotti. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serialdemenziale recitata da bambole di plastica.
È promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, e del format televisivo autarchico TELEMOMO’.

Compagnia Biancofango

La compagnia Biancofango nasce nel 2005 dall’incontro tra Francesca Macrì (drammaturga e regista) e Andrea Trapani (attore-autore). Nel 2006 debutta con lo spettacolo In punta di piedi, primo passo della “Trilogia dell’inettitudine”, un percorso nei meandri dell’inettitudine caratterizzato dall’utilizzo di due soli elementi scenografici: la panchina e la linea bianca, segue La spallata, una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo tra i “Ricordi del sottosuolo” di F. Dostoevskij e Fragile show, ancora una drammaturgia originale liberamente ispirata a “Il soccombente” di T. Bernhard. Nel 2009 e nel 2010 la compagnia parte per una tournée estera della Trilogia in America Latina, Spagna e Austria e nell’ottobre del 2011, presso la casa editrice TITIVILLUS, ne sono state pubblicate le drammaturgie.
Nel maggio del 2012 debutta il nuovo lavoro, Porco mondo, coprodotto dalla Corte Ospitale di Rubiera e dal progetto OFFicINA 1011 di Triangolo Scaleno Teatro.

“Dio non risponde,
il Padre tace,
il cielo sopra le nostre teste è vuoto.”
Sartre

Perché l’adolescenza è insieme un’alba e un addio.
Perché è un non ritorno.
È una possibilità infinita. E un inciampo, di cui non riesci a vedere l’origine.
È una parola interrotta che cerca una via per scorrere fluida. E non può trovarla. Rimane lì. Chiusa in uno spazio/tempo claustrofobico e ingenuamente eccitante.

Una moltitudine di sedici-diciassettenni provenienti da svariate scuole romane hanno abitato il teatro India e continueranno a farlo fino al 21 dicembre, per cominciare a costruire un progetto che parli di loro attraverso loro, a partire da loro. Che racconti la distanza, la lontananza, la perdita, il lutto di un mondo dei grandi che non ha spesso il tempo né lo spazio né il desiderio di avvicinarsi e di ascoltare. Un mondo che si perde, un mondo così abituato e avvezzo a perdersi da non accorgersi di ciò che accade pochi metri più in là.

E pochi metri più in là, a diciassette anni, qualcuno volta le spalle alla vita con la stessa energia o la stessa apatia con cui ascolterebbe la musica, a capo chino – cuffie nelle orecchie – il cappuccio in testa, con cui giocherebbe alla playstation o correrebbe in motorino. E a guardarli da lontano tornano in mente proprio le parole di Rimbaud: No, non si può essere seri a diciassette anni.

Culo di gomma

ovvero la perdita dei Padri

a cura di Francesca Macrì e Andrea Trapani/ compagnia Biancofango

laboratorio sull’adolescenza con una selezione degli adolescenti delle scuole di Roma

ottobre | novembre | dicembre

Daniele Timpano/Elvira Frosini

Daniele Timpano è autore, attore e regista. Fondatore di “amnesiA vivacE”, dal 1998 ha scritto e interpretato opere teatrali, tra cui Teneramente Tattico; caccia ‘L drago da Tolkien (vincitore premio “Le voci dell’anima” 2005); Gli uccisori del chiaro di luna da Marinetti e Majakovskij; Dux in scatola (finalista Premio Scenario 2005, pubblicato da Coniglio nel 2006 e sulla rivista Hystrio nel 2008, finalista Premio Vertigine 2010); Ecce robot!, ispirato a Go Nagai e pubblicato da Minimum Fax nell’antologia “Senza corpo” nel 2008); Risorgimento pop (scritto e diretto con Marco Andreoli); Sì l’ammore no (scritto e diretto con Elvira Frosini e finalista al Premio Tuttoteatro.com “Dante Cappelletti” 2008); Aldo morto (segnalazione premio IN-BOX 2012).
Due suoi testi, Dux in scatola e Risorgimento pop, sono stati tradotti e presentati a Parigi per “Face à face” 2011; insieme ad Aldo Morto, compongono una trilogia pubblicata da Titivillus nel 2012 con il titolo “Storia Cadaverica d’Italia”.

http://danieletimpano.blogspot.com

Elvira Frosini è performer, autrice e regista. Fondatrice di “Kataklisma”, lavora da sempre sul corpo come prodotto di cultura, convenzioni, rapporti di potere, politica. Ha realizzato numerosi lavori teatrali. Tra gli ultimi, Sì l’ammore no (2009 – con Daniele Timpano), Ciao Bella (2010) e DIGERSELTZ (2012) si avviano sempre più verso la scrittura drammaturgica.
Parallelamente crea performance urbane e site specific, tra cui Time (2008) ed il ciclo dedicato alla bandiera italiana SERIE B (2012). I suoi lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all’estero, tra gli altri: Teatro Palladium di Roma / Romaeuropa Fondazione (2010), Festival Inequilibrio / Armunia a Castiglioncello (2010), Festival Short Theatre di Roma (2009), Teatro Civile Festival (2011), Place à l’Art Performance e La Nuit Blanche (Parigi, 2012).
Daniele Timpano ed Elvira Frosini fanno parte dal 2008 del Consorzio Ubusettete.
Elvira Frosini e Daniele Timpano fanno parte della Rete per la didattica SCUOLA ROMA.
www.scuolaroma.tumblr.com

http://elvirafrosini.blogspot.com

http://www.kataklisma.it/

CORPO MORTO
Seminario per attori non-risorti

un workshop di
ELVIRA FROSINI e DANIELE TIMPANO

Lo Zombi non lo conosci, non lo riconosci, è un extracomunitario in agguato pronto a stringerti la mano e venderti accendini, rose e fazzoletti per il naso, ma è anche il tuo uomo, la tua donna, tuo fratello, la tua mamma che se abbassi un attimo la guardia ti prendono e ti mangiano.
Noi siamo loro e loro sono noi, il nostro passato, il nostro presente e l’unico futuro.
Gli Zombi siamo noi: la nostra condizione di cittadini nell’Italia di oggi e di domani.
Il workshop “Corpo morto” è un laboratorio teatrale intensivo sull’immaginario legato agli Zombi, sul paradosso dello Zombi. Il morto che cammina. Che cammina e divora. Il consumatore definitivo.
Lo Zombi è Il vecchio che non muore e il nuovo che non c’è.
Lo Zombi è L’impossibilità della morte e dunque della resurrezione, il gioco cannibalico del consumo, passando per stereotipi e depositi dell’immaginario, dai campi di sterminio al supermercato.

Il laboratorio è aperto ad attori e attrici, danzatori,  professionisti/e e non, e studenti/esse di teatro e danza e si colloca all’interno di un percorso di esplorazione, verifica e confronto intorno al tema dei morti viventi che Daniele Timpano ed Elvira Frosini, autori, registi e performer, stanno svolgendo in previsione della loro nuova produzione per il 2013:  ZOMBI 2.
Prima tappa del ciclo di seminari “Corpo morto”: Episodio #1 /
 Lo Zombi-massa

Calendario laboratorio Teatro India

31 ottobre | 7 novembre ore 14.00 – 19.00

La partecipazione al laboratorio è gratuita.
È necessario inviare il proprio curriculum e una lettera di motivazione a perdutamente@teatrodiroma.net entro il 21 ottobre 2012
Si richiede frequenza obbligatoria

Daria Deflorian/Antonio Tagliarini

Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono due autori e performer che oltre alle proprie creazioni dal 2008 hanno iniziato una durevole collaborazione artistica dando vita a spettacoli come Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch (2008) ha debuttato al Festival Short Theatre di Roma ed è stato poi presentato in molti altri festival italiani ed europei; from a to d and back again liberamente ispirato a “La filosofia di Andy Warhol” (2009) è stato prodotto col sostegno di ZTL-Pro e ha debuttato al Teatro Palladium di Roma.
Il loro ultimo “Progetto Reality” col sostegno di ZTL-pro e Armunia ha dato vita a due lavori:rzeczy/cose (2011), una installazione/performance che ha debuttato al Festival Short Theatre e lo spettacolo teatrale Reality (2012), che ha debuttato al Festival Inequilibrio. Sempre nel 2012 per Face à Face hanno presentato al Piccolo Eliseo di Roma una mise-en-space del testo Identitè di Gérard Watkins.

Diana Arbib. Luca Brinchi. Roberta Zanardo/Santasangre

Santasangre nasce a Roma alla fine del 2001 come progetto di ricerca artistica. Espressione di un collettivo eterogeneo per formazione e personalità, i Santasangre concentrano il loro percorso nella frattura che esiste oltre il linguaggio definito attraversando trasversalmente il video, la musica, il corpo e l’estetica degli ambienti. Presentano il loro lavoro in teatri e festival nazionali ed internazionali.
Negli anni hanno vinto il Best Direction 2010 del Festival di Pristina KosovaInfest, il Premio Ubu 2009/Premio Speciale, la menzione speciale per la sperimentazione dei linguaggi al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2006 e i premi di produzione Focus on Art and Sciente in the Performing Arts e Nuove Creatività 2008. Dal 2003 diventano compagnia residente al Kollatino Underground, centro di produzione culturale indipendente della periferia di Roma.

Foto dello spettacolo Indiasanta

Fattore K/Federica Santoro Luca Tilli

Fattore K è la compagnia diretta da Giorgio Barberio Corsetti.
Dal 1976, all’epoca con il nome di Gaia Scienza, supporta il lavoro artistico di Corsetti e di altri artisti più o meno emergenti. Federica Santoro attrice per anni in molti spettacoli di Corsetti, collabora come attrice anche con altri registi e compagnie indipendenti e non, tra cui Sociètas Raffaello Sanzio, Katzenmacher di Alfonso Santagata.

Come regista e interprete si dedica alla messa in scena di testi di autori contemporanei o
rivisitazione di classici: Psicosi delle 4e48 di S. Kane, Alla meta di Thomas Bernhard, Drammi di principesse la morte e la fanciulla I e III di Elfriede Jelinek. L’ingegneria del consenso (dall’Otello di Shakespeare) con Luca Tilli.
Nel 2012 è attrice ne L’origine del mondo spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro. Per
l’occasione collabora con i due musicisti performer: il violoncellista Luca Tilli e il trombonista Sebi Tramontana.

Foto prove dello spettacolo  Alla Meta

Fortebraccio Teatro

Fortebraccio Teatro è una compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 1999. Volta alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale, vive della collaborazione artistica, tecnica e gestionale di Roberto Latini, Gianluca Misiti, Max Mugnai, Federica Furlanis, Nicole Arbelli e Nino Del Principe.
Le ultime produzioni: Ubu roi (2012) e Noosfera titanic (2011).
Roberto Latini, attore, autore e regista, si è formato presso lo Studio di Recitazione e di Ricerca teatrale diretto da Perla Peragallo, dove si è diplomato nel 1992. Vincitore negli anni dei premi intitolati Wanda Capodaglio, Prova d’Attore, Bruno Brugnola e Sergio Torresani, è stato insignito del PREMIO SIPARIO nell’edizione 2011 promossa dall’Associazione Nazionali Critici Teatrali. Direttore del Teatro San Martino di Bologna dal 2007 alla primavera del 2012, è il fondatore della compagnia Fortebraccio Teatro.

Lucia Calamaro

Drammaturga, regista e attrice. Formata a Parigi in scuole di teatro sperimentale, comincia la sua ricerca personale in America Latina. A Montevideo – Uruguay – dirige una piccola compagnia di ricerca.
Gli spettacoli sono ispirati sia da interrogativi personali che dalla potenzialità drammaturgica dei testi letterari di Boris Vian, Juan Carlos Onetti, Fernando Pessoa, Augusto Roa Bastos. Nel 1998 ritorna a Parigi per continuare il suo percorso artistico e universitario, partecipando alla creazione di una nuova disciplina ETHNOSCENOLOGIE (studio comparativo di spettacoli in vivo), insieme al sociologo Jean Duvignaud e al professor Jean –Marie Pradier, fondatori della disciplina. Si avvicina al Clown con Philippe Gaullier; nel 1999 lavora ancora sul clown con l’argentino Gabriel Chame.
Nel 2001 riparte su Roma con una borsa di specializzazione in Drammaturgia Antica e Versificazione. Lavora come attrice per Giuseppe Marini.
Nel 2003 fonda la compagnia Malebolge e inizia il suo percorso drammaturgico:
Cattivi maestri (2004); Tumore, uno spettacolo desolato (2007, pubblicato da Minimum fax, nell’antologia di drammaturgia contemporanea curata da Debora Pietrobono Senza corpo); Magickautobiografia della vergogna (2009, Produzione Teatro di Roma, pubblicato da Voland).
Del 2012 è l’ultimo suo lavoro: L’origine del mondo, ritratto di un interno. Uno spettacolo in quattro episodi che ha debuttato in forma completa lo scorso febbraio al Teatro India e un testo a struttura ciclica di prossima pubblicazione con Editoria e Spettacolo, nella collana diretta da Paolo Ruffini, in un volume monografico che riunirà anche Tumore e Magick. Il volume è a cura di Renato Palazzi.
Da questo prossimo novembre 2012, insieme a Tony Clifton Circus, Lisa Ferlazzo-Natoli, Tamara Bartolini e Federica Santoro, sarà responsabile dell’apertura di PERCORSI RIALTO, centro di formazione teatrale, con il sostegno della Provincia di Roma e di Rialto Sant’Ambrogio. Dirige e scrive gli spettacoli della Compagnia Malebolge.

Foto spettacolo Tumore

MK

MK è una formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto del gruppo attraversa i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di indagine corporea autodidatta, proiettato in ambito internazionale.
Tra le produzioni più recenti le Instruction series, Il giro del mondo in 80 giorniQuattro danze coloniali viste da vicino e la serie Grand Tour.
MK è una delle cinque formazioni alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03).

Clima

Lo scopo del laboratorio è  la costruzione di un ambiente in cui l’azione metta in luce il potenziale puro del corpo in relazione ad uno spazio occupato anche da altri corpi.  La danza diventa un atto di apprendimento e contemporaneamente una scelta che determina lo sviluppo di questo spazio comune, attraversato da presenze tutte diverse tra loro.

In questo senso costruire delle danze insieme è soprattutto rendere abitabile uno spazio vuoto, a partire dalla fragilità della propria presenza nel ritmo e nella vibrazione del suono.

Il performer ridefinisce e trasforma la propria qualità dinamica aprendosi all’esterno, per incontrare problemi legati allo sviluppo dell’energia, della massa e dell’articolazione corporea, per incontrare infine l’oggetto di ogni movimento: il mondo là fuori.

Calendario laboratorio Teatro India

12-13-14 novembre ore 15.00 | 18.00

Il laboratorio è aperto a tutti.
La partecipazione è gratuita.
È necessario inviare una breve lettera di presentazione a perdutamente@teatrodiroma.net
entro il 2 novembre 2012

www.mkonline.it

www.80jours.org

Muta Imago

Muta Imago nasce a Roma nel 2004. È un progetto di ricerca artistica guidato da Claudia Sorace (regista) e Riccardo Fazi (drammaturgo-sound designer). Il gruppo ha prodotto in questi anni spettacoli teatrali, performance, installazioni in cui l’indagine tra l’essere umano, lo spazio e il tempo, riveste un ruolo principale. (a+b)3 (2007), Lev (2008), Madeleine (2009), Displace #1 La rabbia rossa (2010), Displace (2011), gli ultimi spettacoli prodotti, sono stati ospitati all’interno dei più importanti festival nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia (produttore dello spettacolo Napoli. Primo passo nelle città di sotto), Biennale Teatro di Venezia, Vie Scena Contemporanea Festival, Santarcangelo International Festival of the Arts, Inteatro Festival, Bassano Opera Festival, Primavera dei Teatri, Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo e all’interno di festival internazionali come Premiéres Festival (Strasburgo), Festival Cyl (Salamanca), Fadjr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Unidram Festival (Potsdam), Temps d’Images (Cluj-Napoca, Budapest), Teatro/Theater: Italienischer Theaterherbst (Berlino), Festival International des Brigittines (Bruxelles). Negli anni il gruppo è stato sostenuto nella produzione dal RomaEuropa Festival, dal Napoli Teatro Festival, dal Festival delle Colline Torinesi, da Fabbrica Europa, da Bassano OperaEstate Festival, Artlink Association Romania, Centro Valeria Moriconi, Inteatro Festival. Nel 2009 la compagnia ha vinto il Premio Speciale Ubu, il Premio della critica da parte dell’Assocazione Nazionale dei Critici di Teatro e il premio DE.MO./Movin’UP. Nello stesso anno Claudia Sorace ha vinto il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come “Futuro della scena”. Nel 2011 Claudia Sorace ha vinto il premio per la miglior regia per gli spettacoli (a+b)3 e Lev presentati all’interno del XXIX Fadjr Festival di Tehran.

Opera

Opera è un gruppo di ricerca artistica nato da un progetto di Vincenzo Schino. Il suo luogo di lavoro è il teatro. Nel 2006 si crea un nucleo di lavoro che prende il nome di Opera, dal nome del loro primo spettacolo.
Il gruppo è formato da Vincenzo Schino (regista), Marta Bichisao (danzatrice), Gaetano Liberti (attore e videomaker), Riccardo Capozza (attore), Emiliano Austeri (scenografo e costruttore), Marco Betti (organizzatore), Pierluca Cetera (artista visivo), Letizia Buoso (drammaturga).

PsicopompoTeatro

PsicopompoTeatro nasce a Roma nel 2001, dall’incontro della regista Manuela Cherubini con le attrici Luisa Merloni e Patrizia Romeo. Da allora la compagnia ha realizzato numerosi spettacoli con uno sguardo particolare alle opere di drammaturgia contemporanea di lingua spagnola di cui Manuela Cherubini è anche traduttrice:
Hamelin, di Juan Mayorga (PremioUbu 2008 come miglior opera straniera); Criminal, di Javier Daulte; Musica rotta di Daniel Veronese. Di Rafael Spregelburd: La stravaganza (2008), Il panico e L’inappetenza (2009), La modestia (2010), la teatronovela Bizarra (Premio Ubu 2010 come miglior opera straniera).
«Assistere a uno spettacolo significa entrare in una storia, che è già la nostra, e ci raggiunge raccontando di noi. Per questo la scrittura o la scelta dei testi da mettere in scena sono pensate in maniera rigorosa e attenta alla sorprendente relazione che si instaura tra regista, testo, attori e pubblico: il nostro teatro cerca di cogliere le persone del pubblico in originale, di provocare l’immaginazione, piuttosto che presentare al pubblico un repertorio di immagini».

Foto Bizarra, una saga argentina

Laboratorio PsicopompoTeatro | La perdita del personaggio”
La compagnia PsicopompoTeatro  propone “La perdita del personaggio”, un laboratorio rivolto ad attori professionisti. 12 giornate di lavoro con Manuela Cherubini e Luisa Merloni per affrontare il lavoro di drammaturgia dell’attore in relazione alle scritture teatrali contemporanee, dal copione alle creazioni autonome. Un confronto con la drammaturgia contemporanea, soprattutto quella orientata verso la ricerca di una organicità scenica. Un teatro vivo, che del corpo vivo dell’attore è fatto. Il personaggio, nel senso tradizionale del termine, sembra perduto, abbandonato, a favore di una creazione personale dell’attore, che della sua assoluta singolarità fa la propria forza scenica, tanto per quanto riguarda il rapporto con la scrittura altrui, quanto con la propria. Un confronto su frammenti di testi per allenarsi all’instabilità, ad essere attraversati senza pretendere di governare, a sopportare tempo e sguardi.
“Non trovo niente di più commovente, struggente, meraviglioso (che da meraviglia), potente, di un corpo che si offre. Si apre, si spoglia di tutte le difese di cui lo provvede l’identità. L’identità è come una calamita che attira il corpo a sé, se lo fa aderire. L’attore può essere atleta impossibile, in grado di abbandonare e riprendere il proprio corpo, gestire la propria identità. Come il pittore col colore. Si tratta di un’arte pericolosa, sul filo che separa la vita dalla morte, dal distacco definitivo. Non sappiamo cosa sia, ma è quello che temiamo di più. L’attore m’innamora quando gioca con la morte, mette continuamente in pericolo la sua identità, perché quando ne arma una fasulla restituisce allo sguardo che lo osserva un corpo morto”.
Manuela Cherubini
Calendario laboratorio Teatro India
15 | 20 ottobre ore   9.00 – 14.00
22 | 27 ottobre ore 14.00 – 19.00
Per partecipare al laboratorio è necessario inviare il proprio curriculum a psicopompoteatro.artistica@gmail.com
Per maggiori informazioni sulle selezioni e sulle modalità di partecipazione scrivere a psicopompoteatro.artistica@gmail.com

teatrodelleapparizioni

La compagnia, fondata a Roma nel 1999 da Fabrizio Pallara, concentra le sue prime sperimentazioni attorno al teatro sensoriale; lo spettatore diviene perciò elemento fondante dello spettacolo, all’interno di spazi scenici non convenzionali che lo inglobano nella visione.
Nascono così Dove tutto è molto piccolo e Apparizioni III: Lear. La frontalità della platea viene invece sperimentata con Il paese dei sussurri, finalista nel 2003 del Premio Scenario. Poi l’incontro con il teatro per l’infanzia e la produzione de La stanza dei segreti che hanno costituito l’inizio di un rapporto fertile con il mondo della scuola e con i bambini e i ragazzi diventati a un tempo destinatari e fonte poetica delle produzioni. Nel 2008 Uno vince il premio FIT 08 – Festival Internazionale del Teatro (sezione ragazzi) ed è finalista al premio EXTRA – Segnali dalla nuova scena italiana.
Le ultime produzioni tra il 2009 e il 2012: Pop Up – la terza dimensione del libro, Incubi – l’età dell’incertezza, Pinocchio, Moby Dick di Rockwell Kent impegnano la compagnia sempre di più nella ricerca costante di un linguaggio trasversale, capace di intercettare pubblici differenti in un dialogo continuo con tutte le generazioni.

Tony Clifton Circus

Nato nel 2001, il Tony Clifton Circus vuole essere un’insegna luminosa, con lampadine colorate e ad intermittenza, utile a segnalare la presenza di qualcosa di inatteso.

La formazione di questo “Circo dell’anomalia” è responsabilità di Nicola Danesi de Luca e Iacopo Fulgi.

Trovare una poetica, una linea di ricerca costante al lavoro del T.C.C. non è facile, quello che cercano di mettere in scena è la stranezza, l’anomalia; amano far ridere ma ancor più amano far strozzare la risata in gola allo spettatore.

Da queste premesse nascono i loro spettacoli veri e propri esperimenti di comicità estrema o meglio di estremismo comico, nei quali amano mischiare la più elementare demenzialità alla sottile eleganza poetica.

I loro spettacoli oltre che in molti dei più importanti teatri e festival italiani sono presenti da anni nei programmi di festival internazionali in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, Israele, Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Croazia.

Veronica Cruciani

Regista e attrice teatrale che ha prodotto spettacoli di rilevanza nazionale, apprezzati da critica e pubblico. Diplomata al corso attori nella Scuola D’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, lavora come attrice con Arturo Cirillo, Alfonso Santagata, Giorgio Barberio Corsetti, Cristina Pezzoli, Sabrina Sinatti, Ruggero Cara, Anton Milenin, Alain Maratrat (attore e trainer della  compagnia di Peter Brook), Martin Wuttke (Direttore del Berliner Ensemble dopo Heiner Muller) nell’ambito di spettacoli ospitati in teatri, rassegne e festival teatrali italiani.
Nel 2003 Ascanio Celestini scrive per lei il monologo Le nozze di Antigone – testo segnalato al premio Riccione e vincitore del premio Oddone Cappellino – di cui è interprete e regista insieme ad Arturo Cirillo. Fonda nel 2004 a Roma la compagnia veronica cruciani con la quale si occupa di sviluppare un’indagine sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2008 lo spettacolo Il Ritorno di Sergio Pierattini, di cui è regista e produttrice, arriva finalista agli ubu come migliore novità italiana e vince il premio della critica come miglior testo italiano. Nel 2009 vince il premio Cavalierato Giovanile – migliori talenti under 35 – indetto dalla Provincia di Roma nella sezione spettacolo.
Nel 2012 gli viene assegnato il premio Hystrio dell’ Associazione Nazionale Critici Italiani per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo.
Dal 2008 al 2011 ha lavorato per il Teatro di Roma nella conduzione di laboratori teatrali al Teatro Biblioteca Quarticciolo con attori professionisti e non professionisti.

ALZHEIMER MON AMOUR (il giorno del signore)

a cura di Veronica Cruciani e Michele Santeramo

Conosco gente andata al funerale del figlio che ad un certo punto ha smesso di piangere perché non si ricordava più che ci facesse là. Ha detto: portatemi via, chi è quello là dentro?

La perdita della memoria è una malattia comune negli anziani che complica tutto perché fa smarrire il senso delle cose, fino a farle sparire nell’indistinto, fino a confonderne i nomi, gli usi, le parentele.

In una prima fase di lavoro vorremmo indagare questa perdita attraverso delle interviste da fare agli anziani che frequentano il centro anziani che si trova a fianco al Teatro India.

In una seconda fase di lavoro ci sposteremo su un lavoro di scrittura, in cui il protagonista sarà il capomafia Mattia.

La perdita della memoria vissuta da un capomafia produce storture differenti; vissuta da uno che è abituato a decretare la morte, la perdita della memoria produce uccisioni.

Come farebbe altrimenti il potente a sopravvivere alle conseguenze delle proprie decisioni?

Quella della memoria non è una perdita a cui si può porre rimedio. E’ un naufragare inesorabile verso il niente. Non è un dolore che deve calmarsi, è la non conoscenza del dolore. E’ un lento smarrirsi nel silenzio e nell’assenza. Esisti, ma non ci sei. Proprio come la sorte di ogni personaggio di commedia: esiste, in scena, ma se lo cerchi altrove, non c’è.

Calendario laboratorio Teatro India

15 – 24 novembre ore 14.00 | 19.00
26 – 30 novembre ore 9.00 | 14.00
1 – 2 dicembre ore 14.00 | 19.00

La partecipazione al laboratorio è gratuita ed è riservata ad attori e drammaturghi professionisti.
È necessario inviare la propria richiesta con curriculum e lettera di motivazione entro il 2 novembre all’indirizzo perdutamente@teatrodiroma.net

Gli spettacoli

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