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Ottantanove

Teatro India 28 ottobre ● 1° novembre

Prima assoluta

Corealizzazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Romaeuropa Festival

OTTANTANOVE
drammaturgia e regia Elvira Frosini e Daniele Timpano
collaborazione artistica David Lescot
con Marco CavalcoliElvira FrosiniDaniele Timpano

disegno luci Omar Scala
assistenza alla regia e collaborazione artistica Francesca Blancato
scene e costumi Marta Montevecchi
musiche originali e progetto sonoro Lorenzo Danesin

Produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Kataklisma teatro e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Residenze artistiche Istituto Italiano di Cultura Parigi, Città delle 100 Scale Festival

Un ringraziamento a Compagnie du Kaïros – France

Vincitore della Menzione Speciale Franco Quadri nell’ambito del Premio Riccione 2019

Sul palco del Teatro India dal 28 ottobre al 1° novembre Elvira Frosini e Daniele Timpano portano in scena un’indagine sul concetto di “rivoluzione” firmando drammaturgia e regia di OTTANTANOVE, prodotto da Teatro Metastasio di Prato (con repliche dal 4 all’8 novembre) in collaborazione con Kataklisma teatro e in corealizzazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Romaeuropa Festival. In una tensione continua tra passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono sul palcoscenico in un percorso volto a mettere in crisi le nostre vite “democratiche”: «una rivoluzione è ancora possibile? E in che modo? Oppure si tratta di una cosa vecchia, novecentesca, conclusasi in un altro tempo e in un’altra Storia?»

1789. La Rivoluzione Francese tocca e cambia tutta l’Europa fondando il mondo in cui viviamo. Ma cosa ne rimane 230 anni dopo? Ottantanove non vuole raccontare una storia, o la Storia, ma immergersi nei materiali culturali che hanno prodotto quel mito fondativo e in tutto ciò che questo ha prodotto a sua volta. Elvira Frosini e Daniele Timpano, affiancati in scena da Marco Cavalcoli, attraverso una sapiente ironia e una scrittura affilata, scavano mirando a smascherare l’apparato culturale occidentale con tutti i suoi simboli e le sue retoriche, interrogandosi sull’attuale crisi della Democrazia vista in rapporto con un altro ‘89, il 1989 – una ulteriore fase che apre un’epoca – oggi che il concetto stesso di rivoluzione sembra aver perso concretezza.

«Il nostro è uno sguardo da italiani, da cuginetti d’oltralpe, lo sguardo dei parenti poveri, meno evoluti, da liberare e civilizzare – commentano Frosini/Timpano – La Rivoluzione francese non l’abbiamo fatta noi. Anzi. L’abbiamo in parte subita. La Rivoluzione si intreccia con la nostra storia e con l’avvio del nostro stesso mito fondativo, il Risorgimento: il tricolore italiano nasce il 7 gennaio del 1797 in piena Repubblica Cispadana controllata dai francesi. Ma il nostro è anche uno sguardo da europei occidentali, perché nonostante tutto siamo gli eredi della Rivoluzione. Le nostre democrazie, l’Europa di oggi, tutto il mondo in cui viviamo è stato fondato allora. L’Europa è un’7entità contraddittoria, in evidente crisi politica e democratica, ma che continua a proclamare come suoi fondamenti identitari i diritti civili, la sovranità popolare, la cittadinanza, le libertà di stampa, riunione, culto, associazione, la democrazia. Concetti nati durante la Rivoluzione e in essa già traditi, ancora oggi sbandierati e utilizzati in qualunque discorso pubblico europeo, nonostante suonino ormai svuotati di senso, di sostanza, come gusci vuoti lasciati sulla spiaggia. Cose nate allora la cui carcassa ci ritroviamo oggi tra i piedi, ma svuotata di ogni contenuto, come le mummie imbalsamate degli egizi, con tutti gli organi chiusi in un vaso canopo – la milza, gli intestini, il cuore, il fegato – e la vuota forma del corpo glorioso che fu, tuttora affascinante e persistente come un deodorante, ormai definitivamente morta. Che fine ha fatto, non diciamo la vita, ma almeno il canopo?».

Venerdì 30 sabato 31 ottobre arricchisce la proposta culturale dello spettacolo il “podcast radiofonico di incontri dal vivo” FIANCHEGGIANDOTTANTANOVE materiali giacobini e controrivoluzionari tra musica e letteratura, due incontri al Teatro India organizzati come una trasmissione radiofonica aperta al pubblico, che confluiranno poi in un podcast. I due appuntamenti, della durata di un’ora e mezza ciascuno (dalle 18:00 alle 19:30), attraverseranno una selezione di frammenti significativi dal vasto materiale letterario e musicale nel quale Daniele Timpano ed Elvira Frosini si sono immersi durante il lavoro di preparazione per lo spettacolo Ottantanove: le letture dal vivo con Letture rivoluzionarie / controrivoluzionarie (30 ottobre) e gli ascolti dal vivo con Musica e Rivoluzione (31 ottobre). Il commento dei materiali sarà affidato a esperti e studiosi come Barbara Innocenti, traduttori come Beppe Navello, musicologi come Ennio Speranza. A metà tra la lezione e la conversazione, i podcast FIANCHEGGIANDOTTANTANOVE ci faranno affondare le mani nei materiali ispirati alla rivoluzione, che l’hanno preceduta o che sono stati prodotti sull’onda lunga del giacobinismo e della spinta reazionaria. Gli incontri sono ad ingresso libero su prenotazione.

Elvira Frosini Daniele Timpano

Autori, registi e attori della scena contemporanea italiana che dal 2008 condividono un comune percorso artistico. Nei numerosi lavori prodotti negli ultimi anni, Frosini/Timpano portano sul palcoscenico i loro corpi che disinnescano, decostruiscono e incarnano le narrazioni della Storia, analizzando le derive antropologiche della società a partire da un vasto materiale di riferimenti vari, dall’accademico al popolare, che costituiscono l’immaginario e la coscienza contemporanei. I loro testi portano sulla scena un complesso dispositivo teatrale in cui gli attori-autori sono sempre in dialogo con il pubblico ed in bilico tra l’incarnazione di personaggi, mitologie contemporanee e culturali, topoi della Storia, ed il semplice essere sulla scena e mettere in campo il proprio perturbante rapporto con la Storia e la cultura, in un gioco di scivolamenti spiazzanti che dissacrano tutte le retoriche senza fare sconti, neanche a se stessi. «Il nostro dialogo con il pubblico è basato sulla co-esistenza con gli spettatori, su ciò che condividiamo con voi, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse nevrosi, la stessa sorte».

FIANCHEGGIANDOTTANTANOVE

materiali giacobini e controrivoluzionari tra musica e letteratura

ingresso libero su prenotazione

30 ottobre 2020 ore 18.00

Letture rivoluzionarie / controrivoluzionarie

con Barbara Innocenti (ricercatore in letteratura francese) e Beppe Navello (regista e traduttore)

Letture dal vivo a cura di Frosini / Timpano

con Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano.

registrazioni con Ascanio Celestini e David Lescot.

modera Graziano Graziani

31 ottobre 2020 ore 18.00

Musica e Rivoluzione

ascolti dal vivo a cura di Frosini / Timpano

con Ennio Speranza (musicologo) e Lorenzo Danesin (musicista e sound designer)

modera Graziano Graziani

TEATRO INDIA_ Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma

Biglietteria Teatro di Roma _ tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net 

Biglietteria Romaeuropa Festival _ tel. 06 455 530 50 _ www.romaeuropa.net

biglietti € 15

Date e orari: 28.29.30.31ottobre ore 21.00 | domenica 1° novembre ore 17.00

Ufficio Stampa Teatro di Roma: Amelia Realino 06.684.000.308 I 345.4465117 ufficiostampa@teatrodiroma.net

Ufficio Stampa Romaeuropa Festival: 06.455.530.14 ufficiostampa@romaeuropa.net

Lo spettacolo

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