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Una storia al contrario

Una storia al contrario

un progetto di e con Elena Arvigo
riduzione dal libro di Francesca De Sanctis
regia Elena Arvigo

regista collaboratore Ciro Masella
aiuto regia Monica Santoro
luci Laura De Bernardis
audio Brando Nencini
foto Manuela Giusto-Alessandro Botticelli
testo semifinalista Premio John Fante Opera Prima 2021
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini/ATCL – Roma

“Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio“ Antonio Gramsci, Lettere dal carcere,12 Settembre 1927. Perché citare Gramsci e questo suo ottimismo della volontà? Perché lo spettacolo di Elena Arvigo è una drammatizzazione del libro di Francesca De Sanctis: Il racconto della storia privata di Francesca diventa generazionale con lo sfondo della complessa vicenda dell’Unità, il giornale fondato quasi 100 anni fa da Antonio Gramsci e che nel 2017 sospende le pubblicazioni. Il racconto della storia personale, la famiglia, gli amori, i figli, la malattia si fonde con le vicissitudini di un mestiere e di una carriera da reiventare e ridefinire ad ogni passo. Francesca figlia, moglie e madre accompagna Francesca studentessa e poi giornalista tra le righe di questa storia commovente e piena di vitalità.

Nonostante. Ogni piccola vittoria ha i suoi nonostante, ma, a saper guardare da vicino, sono proprio i nonostante di ogni storia a rendere quella storia un racconto di vita unico e straordinario. “Hanno ucciso L’Unità”: è il 30 luglio del 2014 e in segno di protesta L’Unità esce in edicola solo con poche pagine bianche. E’ il penultimo numero, il giorno dopo in copertina si legge “L’Unità è viva” è un messaggio di speranza che serve soprattutto a loro, agli ottanta lavoratori che con la fine dell’estate assistono al tramonto dei loro sogni. A novant’anni dalla nascita il quotidiano fondato da Gramsci sospende le pubblicazioni e in tanti, tra giornalisti e poligrafici, perdono, da un momento all’altro, il lavoro. Tra di loro c’è anche Francesca, incinta di quattro mesi e già madre di una bimba di cinque anni… Francesca si ritrova in cassa integrazione, ma non si arrende. Il suo è il percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si trova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate e una concorrenza spietata. Francesca risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose: a suo padre, scomparso prematuramente, ai suoi primi anni a l’Unità, ai viaggi e le interviste. Se non fosse che il suo corpo non regge lo stress. Si ribella e una malattia rara le rende tremendamente difficile tenersi a galla in quelle maree. Francesca De Sanctis è giornalista professionista e critico teatrale. Già Vice Capo Servizio delle pagine di Cultura e Spettacoli del quotidiano fondato da Gramsci, dove ha lavorato dal 2002 al 2017, oggi scrive principalmente per l’Espresso e il Venerdì di Repubblica. Ha curato il programma “M” di Michele Santoro, andato in onda su Rai 3, e ideato e diretto per anni il Festival di teatro civile CassinoOff.

 

Elena Arvigo, attrice regista, nasce e cresce a Genova ed è considerata una delle più intense interpreti della scena contemporanea e tra le esponenti più interessanti del teatro indipendente italiano. Interprete di tanti ruoli del teatro classico, da Antigone a Giocasta e Andromaca e della drammaturgia contemporanea come per “4:48 Psychosis” – si è fatta spesso voce di storie al femminile che raccontano le vicende personali tra le righe della storia che scorre sullo sfondo- come nei “Diari della guerra: il dolore” da Marguerite Duras e i “Monologhi dell’Atomica” da Svetlana Aleksievich e Kyoko Hayashi con cui ha vinto il premio Le Maschere del teatro 2023 per il miglior monologo. IL TEATRO DELLE DONNE centro nazionale di drammaturgia Da trent’anni punto di raccordo propulsivo di tutto quello che si è fatto e si fa per il teatro in Italia da parte delle donne, per lasciare una traccia della storia di questi anni e per scrivere un futuro diverso. Il Teatro delle Donne è un centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea proponendo le molteplici voci della scena, che copre un ventaglio di temi sempre più ampio e tocca generi, stili e linguaggi differenti, alla quale oggi si devono senza dubbio alcuni fra i fermenti più interessanti della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro. Il Teatro delle Donne è stato all’avanguardia nel creare un centro di produzione drammaturgica, supportato da un Archivio di più di 1000 testi catalogati, e gestendo alcuni dei teatri storici restaurati in Toscana. Dal giugno 2022 ha sede presso lo storico Teatro Goldoni di Firenze.

IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale

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