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Buffalo – V edizione

La natura essenziale del contemporaneo è l’invenzione ma anche l’adattamento, perché oggi più che mai ci si occupa di persistenza ed entropia, organicità e dissesto, scioglimento e fondazione; si sceglie cioè di mutuare le idee per una politica culturale dall’ecologia e dal desiderio di trovare respiro per un mondo sofferente e guerrafondaio. I nuovi incantamenti della scena allora non possono che essere generati da un disincanto: per la merce, per la domesticazione, per l’equivalenza tra arte ed impresa, come se il corpo non fosse capace di per sé di identificare gli ambienti necessari alla sua sopravvivenza e avesse sempre bisogno di contesti rigidamente perimetrati da rendicontazioni certe. Siamo un po’ diffidenti sull’affidare sempre alle riserve e ai parchi nazionali il ruolo di contraltare della messa a regime dell’arte.
Così Buffalo in questa ultima edizione si “luposolitarizza” e segue una pista difficile da individuare. A me sembra che ci sia nell’aria un desiderio di rewilding, per dirla anche col lessico corrente, una voglia di vagabondaggio non turistico, ma proprio selvatico. Far perdere le proprie tracce diventa il contrario di favorire la scomparsa.
Buona esplorazione.
Michele Di Stefano

19 e 20 giugno 2024
MACRO – Museo d’arte contemporanea di Roma – Via Nizza, 138

19 giugno 19.00 – 22.30 e 19.30 – 23.00
i due ingressi sono equivalenti, prevedono cioè le stesse performance con uno slittamento d’orario della prima performance, che nel secondo caso verrà replicata alla fine

20 giugno 19.00 – 22.30

biglietto giornaliero intero € 15,00 – ridotto € 10,00
biglietteria Museo Macro, aperta 2 ore prima dell’inizio

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