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SOTTO IL SEGNO DI FEDERICO FELLINI

Teatro Argentina, 22 ottobre 2019

Steve Della Casa introduce la presentazione del libro
Sotto il segno di Federico Fellini
di Paolo Fabbri
 
Saranno presenti insieme all’autore
Paolo Bertetto e Andrea Minuz
Sapienza Università di Roma
Sala Squarzina ore 17.00
ingresso libero su prenotazione
Sotto il segno di Federico Fellini raccoglie diversi saggi di Paolo Fabbri, incursioni con i metodi della semiotica, per svelare alcuni segreti dell’immaginario di Federico Fellini, senza toglierne il mistero. Deleuze afferma che quelle di Fellini non sono immagini-memoria. Suona il carillon e tornano i ricordi, ma l’opera non si riduce all’autobiografia. E Deleuze coglie nel segno. Non c’è una profondità, nel senso triviale che l’inconscio avrebbe una storicità evenemenziale, l’infanzia, l’adolescenza eccetera. Per Fellini tutto è presente, come diceva Freud delle pietre romane: nella stessa pietra c’è quella augustea, la medioevale, la papale e via via fino all’EUR, come nel film “Roma”, appunto. Non c’è profondità temporale, ma il tempo-ritmo di una successione orizzontale, d’una fila di presenti.

Il metodo progettuale del più importante regista italiano, Federico Fellini, lo aveva visto Deleuze: “Il suo cinema non è mezzo di riconoscimento ma di conoscenza, scienza delle impressioni visive, che ci obbliga a dimenticare la nostra logica e le abitudini retiniche”. Di questa conoscenza per strappi e lacerazioni abbiamo molte testimonianze in Fellini, dai ricordid’infanzia agli appunti di regia.
Un’analisi di libri, fumetti, sceneggiature, disegni, fotogrammi, musiche del grande regista per comprendere meglio l’approccio creativo, per capirne di più di un’epoca in cui il cinema italiano era una scuola nel mondo.

Paolo Fabbri uno dei maggiori studiosi di semiologia, ha insegnato a Parigi con Roland Barthes e A.J. Greimas, e nelle università italiane di Firenze, Bologna, Milano, Siena, Roma e presso L’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, le università di Berkeley, Toronto, San Diego, UCLA; Barcellona, Madrid, Bilbao, São Paulo, Buenos Aires, Istanbul, Ciudad de Mexico. Ha diretto dal 1992 al 1996 l’Istituto italiano di Cultura di Parigi ed è stato direttore della Fondazione Federico Fellini di Rimini.
Dirige la collana “La tradizione del nuovo”.

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