IL PARADISO – La Beatitudine
Conduzione di PAOLO DI PAOLO
con interventi sui lasciti della lingua di Dante
“Dante è stato un grande creatore, oltre che di immagini, di parole, a cominciare da quel verbo – intuarsi – che compare in un canto del Paradiso. Ma come hanno notato molti linguisti, la vitalità della Commedia affiora anche nei modi di dire. In ogni incontro, uno spazio sarà dedicato a questa straordinaria eredità linguistica, che ci porta a confermare, a settecento anni dalla morte di Dante, che parliamo la sua lingua. Non è un’iperbole, come ripeteva Tullio De Mauro, “è un fatto”.
LUCA SERIANNI
“Rappresentare la beatitudine è più difficile che non rappresentare la pena: la prima è una condizione costante e immutabile di tutte le anime, la seconda varia per intensità e modalità ed è condizionata dal vissuto dei singoli dannati. In che modo procede Dante per rendere l’infinita letizia di chi gode della perpetua visione di Dio? E quali sono le caratteristiche dei personaggi del Paradiso?”
CLAUDIO STRINATI
“Il contributo si concentrerà sul commento alle illustrazioni che Sandro Botticelli eseguì per la Divina Commedia e in particolare alle immagini (disegnate) inerenti al Paradiso e alla rappresentazione della luce divina che Dante riesce in qualche modo a descrivere e che assorbe ogni ulteriore possibilità di visione. Questo misterioso referto è alla base di alcune interessanti interpretazioni figurative quattrocentesche delle quali quella del Botticelli è la più rimarchevole, specie in rapporto alle immagini angeliche, essendo basata sull’ insegnamento di Matteo Palmieri che del Botticelli fu l’ispiratore principale”.
CONTRIBUTI MUSICALI DI
Paradiso
Marco Simonacci, violoncello
O. Messiaen: estratti dal quatuor pour la fin du temps (4.00′)
J. S. Bach: suite per violoncello solo n. 1 in sol maggiore BWV 1007, Sarabanda (3.00′)
D. Marianelli: I Think I Do Remember Him (4.00′)