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Figli senza volto

Progetto: Guerre Conflitti Terrorismi

13 – 17 gennaio 2016

di Ida Farè
regia Aldo Cassano

Lo spettacolo

Ho seguito il filo della ribellione pura, l’acqua della vita.
Sono state le vostre mani a intorbidirla di morte,
ma eravate più forti e ho dovuto raccogliere le armi che mi avete consegnato.
Sono diventata come voi.
Ho bevuto l’acqua della ribellione amara.

Siamo negli anni settanta, in un quartiere di periferia di una città del Nord, un casermone dell’edilizia popolare, un appartamento uguale a tanti altri. Attraverso il filo dei pensieri della protagonista si svolge davanti a noi la vita quotidiana di un uomo e di una donna, una coppia simile a tante altre. Ma dietro i gesti e le azioni della normalità – i piatti della cena nel lavandino, la sveglia del mattino, il caffè sul fuoco – si svela l’esistenza di due terroristi in clandestinità, e con essa i sentimenti di disperazione che possono alimentare la scelta estrema della lotta armata: la dimensione di una vita consumata nell’ombra, l’ansia di riuscire a mimetizzarsi, la paura di essere riconosciuti, l’ascolto dei passi e il controllo ossessivo dei vicini, nella speranza che tutto vada come deve andare…

L’esito della vicenda è noto, ma l’interesse sta nell’entrare nella mente e nella psicologia di quei figli della società della crescita economica e del benessere diffuso che hanno scelto di muovere guerra a un sistema capace di garantire soltanto quella pallida esistenza – la tragedia di una generazione che ha tentato l’ “assalto al cielo”.

Il testo è un adattamento teatrale del racconto di Ida Faré Come voi, pubblicato in Il pozzo segreto. Cinquanta scrittrici italiane (Giunti, 1993). L’autrice del testo, ai tempi giornalista de Il Manifesto, ha pubblicato anche Mara e le altre. Le donne e la lotta armata: storie, interviste, riflessioni (Feltrinelli, 1979).

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