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Prima nazionale

I furiosi

13 – 28 febbraio 2016

tratto dal romanzo di Nanni Balestrini “I furiosi
adattamento Federico Flamminio
regia Fabrizio Parenti

Lo spettacolo

Un poema in prosa per raccontare gli ultràs, visti come cavalieri erranti dediti all’ultimo codice cavalleresco rimasto, quello che sotto la bandiera della violenza e della fedeltà alla propria squadra di calcio riunisce tutte le anime sole e senza patria. Da questo materiale letterario nasce uno spettacolo fatto di corpi e voci, d’energia insensata e di commovente ironia, in cui il racconto della guerra tra curve assume le parvenze dell’Iliade o delle chanson de geste raccontate al termine del mondo, laddove fuori da uno stadio qualcuno combatte l’ultima battaglia rimasta per sentirsi vivo. Raccontare l’epica della curva, lo stadio che rimbomba, i lacrimogeni, la rissa, la disperazione, il vuoto, la festa. Mostrare come la verità non muore, non invecchia. Mostrare come, attraverso un viaggio da Milano a Cagliari, si può narrare l’Italia, la perdita dell’innocenza politica, lo spettro del fallimento di intere generazioni, il nichilismo di chi ha creduto di poter cambiare la realtà e l’illusione permanente di chi si sente altro dalla società che ingabbia, offende, esclude.

Dal testo

E’ come un gioco
e rimane sempre un gioco

anche se è rischioso
e tu certe volte ti dici ma cazzo
che cazzo ci vai a fare ancora

ma quando sei li
e c’è di fronte a te uno che se ha
la possibilità ti spacca le ossa
allora non c’è scelta ti arriva una scarica
di adrenalina pazzesca
non sei mai stato così vivo come in quel momento
Ma soprattutto c’è il fatto che la violenza è bella perché ce l’ab­biamo nel sangue c’è la bellezza di quando spacchi tutto è un momento che ti esalta quando vedi la fiammata ­ o il poliziotto che scappa o quan­do arriva il blindato e sei in mezzo a un carosello quando senti i vetri che cadono l’odore dei lacrimogeni le fiammate delle molotov la gente che corre le urla è un attimo che sale sale sale e poi in un attimo esplode.

Nanni Balestrini – poeta e romanziere, esponente di rilievo della neoavanguardia (gruppo dei poeti Novissimi e del Gruppo 63). Nei suoi romanzi (TristanoVogliamo tuttoLa violenza illustrataGli invisibiliL’editoreUna mattina ci siamo svegliatiSandokan, storie di camorra) e nella sua poesia (Come si agisceMa noi facciamone un’altraLe ballate della signorina RichmondIl ritorno della signorina RichmondOsservazioni sul volo degli uccelli, poesie 1954-56Il pubblico del labirintoElettra), mette a punto contaminazione di sperimentalismo letterario e di estremismo politico. Tra le opere più recenti SconnessioniAlmanacco dello specchio 2009CaosmogoniaGirano voci. Tre storieAntologica. Poesie 1958-2010. Ha svolto un ruolo determinante nella nascita delle riviste di cultura Il Verri, Quindici, Alfabeta, Zoooom. Attivo anche nel campo delle arti visive, ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero.

Fabrizio Parenti – attore di cinema, televisione e teatro, nel 2011 è diretto da Marco Tullio Giordana nel film Romanzo di una strage e nella pluripremiata trilogia teatrale di Tom Stoppard, The coast of Utopia. Fondatore della compagnia Quellicherestano, ha lavorato con Giancarlo Nanni, Daniel Horowitz, Cesare Lievi, Paolo Rosa, Andrea Taddei, Cherif,Tito Piscitelli e Werner Waas. Nel 2011 ha diretto e interpretato Kraepelin o il campo semantico del coniglio in umido di Davide Carnevali (Premio Riccione 2009). Ha curato le regie di L’assoluto Naturale e Verba volant di Goffredo Parise.

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