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Pe Devozione

10 aprile 2016

f.pl. femminile plurale

Spettacolo vincitore dell’edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO

Lo spettacolo

La mia santa è santa Rita, ma perché mi ha scelto lei; io manco ne conoscevo l’esistenza sacra. Il mio fioretto (mai rispettato) è stato quello di non fumare per un mese: ma peccato che l’ho mantenuto per due tre ore e poi… bla, bla, bla…. Però a pensarci bene un fioretto l’ho fatto: per circa tre anni ho promesso di non bere caffè il venerdì fino a grazia ricevuta, e così è stato.’O patetern’ è lungariell’ ma nun è scurdariell’. (trad: il Signore prende tempo ma non dimentica)
Anna M. 37 anni
Frutto del laboratorio teatrale tenuto a Napoli da ottobre a dicembre 2014, lo spettacolo raccoglie racconti, gesti e storie sui riti quotidiani (familiari e non) relativi al proprio vivere il sacro. I temi della religiosità sacra e quelli delle “liturgie” nella vita di tutti i giorni, stati approfonditi ed elaborati in forma scenica. E così appaiono i culti popolari delle anime del Purgatorio e delle sette Madonne che si celebrano dal Lunedì in Albis in poi, i voti fatti per guarire da una malattia o per avere un figlio, i riti culinari delle Feste, l’iconografia delle edicole votive napoletane e tanti altri frammenti…
La scrittura scenica è stata, come sempre, collettiva, e le diciassette donne coinvolte (dai 34 ai 78 anni) sono tutte non professioniste. Il gruppo è composto da donne “storiche” e da quelle che negli anni si sono avvicinate al teatro: due di loro seguono i laboratori dal 2007, altre dal 2009, qualcuna dal 2013 e quattro da ottobre 2014.

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