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Leo

4 febbraio – 4 marzo 2017

Teatro Argentina
da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera
testo Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli
regia Francesco Frangipane

Lo spettacolo

Leo fa rivivere sulla scena una figura inedita del grande artista e genio Leonardo Da Vinci: un Leonardo fanciullo, pronto ad ammaliare il pubblico con la sua fresca creatività ritrovata in una particolare seconda giovinezza. Un viaggio suggestivo a ritroso nel tempo, nella memoria e nell’estro, ripercorrendo le tracce vivaci e imprevedibili seguite nell’infanzia. Torneranno vecchi amici, primi amori, si riscopriranno vecchi progetti e affioreranno ricordi da un imponente e suggestivo armadio di legno, ricco di cassetti, sportelli, profondità segrete: metafora e rappresentazione della memoria leonardesca, che mescola razionalità a emozioni, intuizioni a stati d’animo, studio e vita vissuta. L’armadio-memoria, che campeggia sulla scena, nasconde e rivela macchine, giochi e desideri, oltre che le tappe che hanno segnato la vita dell’artista. Siamo nel 1571 alla corte del Re di Francia, nel castello do Close – Lucè, dove Leonardo, pittore, architetto e ingegnere, è ormai avanti negli anni. In procinto di svelare un importante segreto, si chiude in se stesso, nelle sue meditazioni, e smette di parlare. Più di un medico pensa che il genio di Vinci sembra essere tornato bambino e che solo i suoi amici potrebbero aiutarlo a tornare in sé. Per risolvere il problema, il Re di Francia invita a corte Lisa, il primo tenero amore dell’infanzia, e Maso, vecchio amico e sodale nonché collaudatore di tutte le macchine leonardesche. I due amici arrivano a corte per rimettere ordine nei ricordi della loro infanzia, ma soprattutto per recuperare la gioia della scoperta e dell’esplorazione, per sistemare invenzioni e progetti di Leonardo, per rinnovare e far rivivere l’affetto che li ha legati.

Oltre lo spettacolo

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