Leo
testo Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli
regia Francesco Frangipane
Di Leonardo da Vinci conosciamo molto. Tutte le sue invenzioni, i suoi quadri, le armi, gli studi sul volo, sull’anatomia, gli indovinelli, la filosofia. Conosciamo i suoi protettori, i suoi spostamenti, le sue domande. Apprezziamo la sua incidenza nel mondo attuale. Quello che non sappiamo è: che bambino era, quali erano i suoi giochi, quali i suoi amici, cosa lo catturava?
E se dietro al più straordinario genio della storia dell’umanità non ci fosse che il più comune dei desideri?
Lo scopriamo partendo dal Castello di Clos-Lucé ad Amboise, dove un servitore di Leonardo da Vinci accoglie Lisa e Maso, chiamati dal re di Francia in qualità di amici d’infanzia del genio per risolvere un problema. Infatti Leonardo, che era sul punto di svelare al re un importante segreto, si è chiuso nei suoi pensieri e nelle sue meditazioni: ha prima smesso di parlare e poi si è allettato. Più di un medico non ha saputo dire altro che il genio di Vinci sembra tornato bambino e forse gli amici possono aiutarlo a tornare in sé. Introdotti nella camera studio di Leonardo, dove questi anziano e malato giace, Lisa e Maso vedono l’enorme armadio pieno di cassetti e sportelli che domina l’intera stanza in lungo e in largo e che conserva tutte le invenzioni e i progetti del genio. I due accortosi che con l’amico c’è poco da fare, che anche quando proferisce qualche rara parola questa è sconnessa e infantile, decidono di cercare il segreto, stando attenti a non farsi sorprendere da quello strano servitore. Ma nessuno di quei cassetti e sportelli si apre e non ci sono chiavistelli: sicuramente una diavoleria del loro vecchio amico sottintende all’apertura di quell’armadio. Leonardo si rigira nel letto e la sagoma del suo corpo lentamente si affloscia fino a scomparire e da sotto il letto ne esce fuori un bambino: Leo, che prima si stiracchia, poi si mette a fare capriole fino a che non è completamente sveglio e vispo. Quando Maso e Lisa lo notano non si accorgono della sua condizione, ma lo vedono come l’uomo anziano che giaceva nel letto, solo un po’ infantile nei modi. Ma quel bambino/vecchio vuole giocare con i suoi amici e nel farlo apre i cassetti, ognuno con una sua combinazione, cosa che induce Maso e Lisa ad assecondarlo: giocando arriveranno a scoprire il segreto.
I tre così si mettono a giocare, rievocando il loro ultimo anno a Vinci.
25 gennaio 2016 h 21.00
26, 27, 28, 29 gennaio 3, 4, 5, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 19 febbraio 2016 h 10.30
31 gennaio 7, 14 febbraio 2016 h 11.00
6, 13, 20 febbraio 2016 h 15.30
30 gennaio 1, 2, 4, 15, 16 febbraio 2016 riposo
biglietti
bambini 10 € adulti 15 €
matinée per le scuole bambini 8 € adulti 12€
durata 60 minuti
Under14 card 36 €
4 ingressi per bambini e adulti a scelta al Teatro Argentina
per gli spettacoli del Teatro Ragazzi (platea, palchi platea, I e II ordine)
dai 5 anni
testo Luisa Mattia e Alberto Nucci Angeli
con Vincenzo De Michele, Beatrice Fedi, Arcangelo Iannace, Silvia Salvatori
scene Lorenzo Terranera
costumi Roberta Spegne
luci Giuseppe Filipponio
musiche Roberto Angelini
in collaborazione con Unicef
Teatro Argentina