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Le récital des postures

3 novembre 2016

Yasmine Hugonnet
Le Récital des Postures (creazione 2014)
Coreografia Yasmine Hugonnet
Romaeuropa Festival 2016

Lo spettacolo

«L’immobilità non esiste, possiamo sempre giocare con ciò che vogliamo che rimanga immutato e ciò che, invece, desideriamo cambiare» ha affermato la coreografa svizzera Yasmine Hugonnet. E in effetti il suo Le Récital des Postures è un dialogo costante tra immobilità e movimento, tra il silenzio e il suono del corpo.

Prima tra gli artisti che animano i nuovi appuntamenti dedicati da Romaeuropa ad Aerowaves (network europeo volto alla promozione e circuitazione della danza di ricerca, di cui la Fondazione è partner a partire dal 2015), Hugonnet vanta un lungo percorso di formazione che spazia dalla danza classica al butoh e che la porta a lavorare come interprete e coreografa in diversi paesi del mondo (Norvegia, Francia, Slovenia, Svizzera e Taiwan), per poi fondare, nel 2010 a Losanna, la sua compagnia Arts Mouvementés. Proprio tra Losanna e Parigi oggi questa coreografa conduce la sua ricerca incentrata sull’idea di ‘postura’ come forma e luogo dell’immaginazione.

In Le Récital des Postures (spettacolo selezionato dagli Swiss Dance Days 2015 e da Aerowaves) è lei stessa a offrirsi in scena come strumento musicale all’interno di una silenziosa partitura. Dalla rudezza di una scena spoglia e silenziosa che chiede l’attenzione dello spettatore, il corpo tenero e poetico della Hugonnet si lascia lentamente comprendere in una dimensione lirica e suggestiva. Statua in movimento, dipinto, oggetto rituale, il suo corpo si articola in numerose posizioni, mostra ogni suo antro, ogni recondito frammento di pelle. Non è la carne di una danzatrice ma un corpo simbolico, archetipico, sociale: un organo ‘ventriloquo’ che è luogo di comunicazione.

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