Che non finiscano più né la sabbia né il mare
23 gennaio 2018
reading in forma di concerto
Progetto interpretazione e regia di Maria Inversi
23 gennaio 2018
reading in forma di concerto
Progetto interpretazione e regia di Maria Inversi
La Shoah attraverso la bellezza dei versi di poeti e poete, che si fanno parola, canto e suono, per superare confini religiosi, lingua e appartenenza culturale, e che, nonostante le dure esperienze, hanno mantenuto carattere di lievità tale da dimenticare luoghi e condizioni in cui furono scritti. In scena una galleria di poeti tradotti dall’ebraico come Hannah Szenes, Aba Kovner, Dan Pagis,
Pavel Friedmann Pavel, Itzahak Kazenelson, Jacob Barzilai, Miklòs Radnóti; con omaggi a Paul Celan, Nelly Sachs, Marina Cvetaeva, Anna Achmatova.
selezione poesie Yael Meroz e Maria Inversi
traduzione dall’ebraico di Yael Meroz revisione poetica di Maria Inversi
canto pianoforte sax Virginia Guidi
chitarra Tommaso Alfonsi
drammaturgia musicale Alfonsi, Guidi, Inversi
poesie degli ebrei
Hannah Szenes, Aba Kovner, Dan Pagis, Pavel Friedmann
Itzahak Kazenelson, Jacob Barzilai, Miklòs Radnóti
omaggio a Paul Celan, Nelly Sachs (Nobel)
Anna Acmatova e Marina Cvetaeva (vittime Stalinismo)
Gerardo San Giorgio (antifascista)