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Prima nazionale

Orestes in Mosul

23 – 25 settembre 2019

regia Milo Rau

Lo spettacolo

Considerato un genio del teatro contemporaneo dalla critica mondiale, Milo Rau si confronta con la più oscura tragedia di morte dei nostri anni e porta sul palco dell’Argentina Orestes In Mosul, ambientando l’Orestea di Eschilo nel contesto della guerra contro l’IS. Uno spettacolo che riflette sulla realtà e la sua rappresentazione e ci mette faccia a faccia con la violenza, la compassione e il perdono dell’antica tragedia, in relazione al trattamento riservato ai reduci jihadisti.
Nel suo provocatorio Manifesto di dieci punti per un teatro contemporaneo, Milo Rau afferma che tra le tappe di uno spettacolo in tournée debba essere almeno una zona di guerra o di conflitto. Rigoroso con le responsabilità istituite ad architettura del proprio pensiero e della propria arte, il regista svizzero mette ora in scena Orestes In Mosul, spettacolo in cui affronta l’Orestea di Eschilo ambientandola nel contesto della guerra contro l’IS. Rau torna a parlare di violenza e di compassione e porta sul palco dell’Argentina le domande sollevate dalla questione siriano-irachena, obbligandoci a confrontarci con il tema della possibilità del perdono in relazione al trattamento da riservare ai reduci jihadisti. Lo spettacolo è stato infatti costruito nella caserma dei combattenti Peshmerga in Kurdistan e nella piazza centrale di Mosul, luogo emblematico, noto per aver ospitato il comando dell’IS e per essere divenuto il triste teatro delle pubbliche esecuzioni. Con grande forza, una volta di più, il teatro-tribunale di questo artista geniale affonda il coltello nel vivo delle contraddizioni, dei conflitti irrisolti, della quotidianità ardente di quella contemporaneità complessa di cui tutti facciamo parte. Lo fa partendo, come sempre, dalle contingenze di una realtà e delle sue rappresentazioni, attraverso il coinvolgimento diretto di militanti, poeti, studenti, attori e cittadini del luogo, impegnati nelle prove dello spettacolo e nelle riprese che ne compongono la parte video, al solito chiave centrale per l’interpretazione dell’operazione artistica di Rau. Operazione che mette qui in dialogo una delle più grandi tragedie mai scritte, unica trilogia tramandataci dall’antichità classica e mito fondatore della nostra civiltà, con una terra e un popolo massacrati da una violenza pari a quella delle vendette di sangue del mito.

Oltre lo spettacolo

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