Dove tutto è stato preso
21 – 23 febbraio 2020
di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio
drammaturgia Tamara Bartolini
regia Tamara Bartolini e Michele Baronio
di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio
drammaturgia Tamara Bartolini
regia Tamara Bartolini e Michele Baronio
Di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio, Dove tutto è stato preso intreccia le storie individuali con la storia collettiva, interrogando la possibilità di edificare e abitare la casa ideale, quando le sue stanze raccontano di un mondo in macerie, consumato dai veleni. Un amore inesorabile cerca riparo dalle rovine dell’inverno in uno scenario di elementi minuti e quotidiani.
Come si può coltivare un giardino nel buio dell’inverno? Tenendo a mente la primavera e trovando un rifugio in cui invocare il futuro. Nel tentativo di indovinare le parole giuste per raccontare il mondo, Bartolini/Baronio si fa guidare dalle biografie di adulti e bambini incontrati nelle residenze e nei laboratori, dalle visioni di Clément, dai sensi amorosi di Zambrano, la tragica delicatezza di Bourgeois, il cosmo umano di Herzog.
Dove tutto è stato preso si rifà a Correzione di Thomas Bernhard, nella ricerca di un paesaggio teatrale, linguistico ed esistenziale che rifletta un panorama interiore immerso nella precarietà esistenziale, ma che sia comunque in grado di ricavarne una favola da consegnare a chi sarà bambino e al bambino che siamo stati.
ore 21.00
domenica ore 18.00
promozione duetto card 20 €
Tutt’intera + Dove tutto è stato preso
I Talk del Teatro di Roma
Teatro India, giovedì 20 febbraio ore18.00
ingresso libero su prenotazione
“IL NOVECENTO, LE DONNE E LA FOTOGRAFIA. DA GERDA TARO A VIVIAN MAIER”
con Helena Janeczek, Tamara Bartolini, Michele Baronio
modera Attilio Scarpellini
Vivian Maier viene oggi considerata una delle fotografe più importanti del Novecento, pur non essendo mai stata riconosciuta in vita. La storia della “tata” statunitense divenuta, a sua insaputa, un’icona della street photography non è però, forse, causale. Sono pochi i nomi femminili nella fotografia del Novecento, come accade anche per diversi altri campi della cultura. Da questo punto di vista è esemplare la vicenda di Gerda Taro, pioniera della fotografia di guerra che inventò assieme al compagno, il fotografo ungherese Endre Ernő Friedmann, il marchio “Robert Capa”, uno dei più famosi fotoreporter di guerra della storia. I due usarono collettivamente il nome fittizio Capa, e solo successivamente il nome venne adottato da Friedmann come pseudonimo in via esclusiva; eppure nella memoria collettiva Capa è rimasto esclusivamente come il nome di un uomo.
Alla figura di Gerda Taro e alla sua vicenda Helena Janeczek ha dedicato un libro, “La ragazza con la Leica”, che le è valso il Premio Strega 2018.
La scrittrice sarà al centro del nostro talk, assieme al duo Bartolini/Baronio che ha dedicato uno dei suoi spettacoli all’opera e alla vita di Vivian Maier, con la partecipazione di Attilio Scarpellini, conduttore di Qui Comincia, la trasmissione di Radio 3 che ogni mattina racconta una storia proprio a partire da un’immagine.
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Condividono dieci anni di lavoro all’interno della compagnia Triangolo Scaleno Teatro, diretta da Roberta Nicolai, partecipando a tutte le produzioni artistiche, alla creazione del festival Teatri di Vetro, a OFFicINa, ZTL e altri eventi culturali. Esplorano entrambi dimensioni attoriali di tipo autoriale, chi lavorando con la scrittura, la pedagogia e la regia, chi con la musica e l’ideazione scenica.
scene e paesaggio sonoro Michele Baronio – assistente alla regia Margherita Masè
suono Michele Boreggi – collaborazioni artistiche Fiora Blasi, Alessandra Cristiani, Raffaele Fiorella
progetto vincitore del bando CURA 2017
produzione Bartolini/Baronio | 369gradi
coproduzione Teatri di Vetro Festival/Triangolo Scaleno Teatro
con il supporto di Residenza IDRA e Armunia nell’ambito del progetto CURA 2017
residenze teatrali Carrozzerie n.o.t, Teatro Crest, Dracma Teatro – del Bello Perduto, Teatro del Lido di Ostia