Tutt’intera
18 – 20 febbraio 2020
testo Guillaume Poix
traduzione Attilio Scarpellini
regia e interpretazione
Tamara Bartolini e Michele Baronio
testo Guillaume Poix
traduzione Attilio Scarpellini
regia e interpretazione
Tamara Bartolini e Michele Baronio
Con Tutt’Intera, i registi e interpreti Tamara Bartolini e Michele Baronio raccontano la figura di Vivian Dorothy Maier al di fuori dalla camera oscura. Un ritratto mutevole che racchiude le molteplici identità vissute e documentate dalla fotografa statunitense, attraverso una dimensione scenica immersa nella visione suggerita da Tout entiére di Guillaume Poix.
Persa e segreta, l’identità di Vivian Maier assomiglia a quella dell’attore, nudo di fronte a se stesso e al pubblico, e alle vite che non sono la sua, tanto da diventare tutt’uno. A partire dal lavoro fotografico e dalla biografia, Bartolini/Baronio ragiona sulla moltiplicazione dell’identità nel ritratto costruito post-mortem e sull’universo umano metropolitano documentato.
Prendendo ispirazione dall’immaginifico testo di Poix, Tutt’Intera riflette sull’opera della fotografa statunitense e sul suo rapporto con il mondo tanto concreto e sensibile, quanto furtivo e fantasmatico. I centocinquantamila negativi ritrovati, chiusi più o meno ordinatamente in scatoloni ammassati nel corso di una vita intera raccontano una relazione con l’Arte e con la Storia consapevole, ma reticente e privata.
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio artistico tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Condividono dieci anni di lavoro all’interno della compagnia Triangolo Scaleno Teatro, diretta da Roberta Nicolai, partecipando a tutte le produzioni artistiche, alla creazione del festival Teatri di Vetro, a OFFicINa, ZTL e altri eventi culturali. Esplorano entrambi dimensioni attoriali di tipo autoriale, chi lavorando con la scrittura, la pedagogia e la regia, chi con la musica e l’ideazione scenica.
ore 21.00
mercoledì ore 19.00
durata 60′
promozione duetto card 20 €
Tutt’intera + Dove tutto è stato preso
I Talk del Teatro di Roma
Teatro India, giovedì 20 febbraio ore 18.00
“IL NOVECENTO, LE DONNE E LA FOTOGRAFIA. DA GERDA TARO A VIVIAN MAIER”
con Helena Janeczek, Tamara Bartolini, Michele Baronio
modera Attilio Scarpellini
ingresso libero su prenotazione
Vivian Maier viene oggi considerata una delle fotografe più importanti del Novecento, pur non essendo mai stata riconosciuta in vita. La storia della “tata” statunitense divenuta, a sua insaputa, un’icona della street photography non è però, forse, causale. Sono pochi i nomi femminili nella fotografia del Novecento, come accade anche per diversi altri campi della cultura. Da questo punto di vista è esemplare la vicenda di Gerda Taro, pioniera della fotografia di guerra che inventò assieme al compagno, il fotografo ungherese Endre Ernő Friedmann, il marchio “Robert Capa”, uno dei più famosi fotoreporter di guerra della storia. I due usarono collettivamente il nome fittizio Capa, e solo successivamente il nome venne adottato da Friedmann come pseudonimo in via esclusiva; eppure nella memoria collettiva Capa è rimasto esclusivamente come il nome di un uomo.
Alla figura di Gerda Taro e alla sua vicenda Helena Janeczek ha dedicato un libro, “La ragazza con la Leica”, che le è valso il Premio Strega 2018.
La scrittrice sarà al centro del nostro talk, assieme al duo Bartolini/Baronio che ha dedicato uno dei suoi spettacoli all’opera e alla vita di Vivian Maier, con la partecipazione di Attilio Scarpellini, conduttore di Qui Comincia, la trasmissione di Radio 3 che ogni mattina racconta una storia proprio a partire da un’immagine.
paesaggio sonoro Michele Baronio – disegno luci Gianni Staropoli – suono Lorenzo Danesin –
costumi Andrea Grassi assistente alla regia, foto, grafica Margherita Masè
collaborazione artistica Michele Boreggi, Alessandra Cristiani, Roberta Nicolai, Maddalena Parise
Produzione Bartolini/Baronio | 369gradi in collaborazione con PAV
con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione Franco italiana di sostegno alla creazione contemporanea nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe – Beyond Borders