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Chi ha ucciso mio padre

13- 24 gennaio 2021

testo di Edouard Louis ©
regia Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
adattamento italiano Francesco Alberici, Daria Deflorian, Antonio Tagliarini
collaborazione all’adattamento Attilio Scarpellini
con Francesco Alberici

Lo spettacolo

Il ’68 i padri li voleva uccidere – così si diceva. Quarant’anni dopo, nelle pagine di un testo dettato, sono parole dello stesso Édouard Louis, non dalle esigenze della letteratura, ma da quelle della necessità e dell’urgenza – da quelle del fuoco – uno scrittore di 26 anni si mette in caccia degli assassini del padre e li scopre tra i dominanti, ma soprattutto rimette all’ordine del giorno della scrittura le vite di cui nessuno vuole più sentir parlare, le nude vite di coloro a cui il potere toglie qualunque protezione. Il miracolo è che questo atto d’accusa non rende meno toccante la kafkiana “lettera al padre” in cui il figlio dà ripetutamente del tu all’uomo che per anni gli ha negato ogni confronto, eludendo in tal modo il confronto con sé stesso. Cercandolo e trovandolo dove lui non sa nemmeno di essere, nelle profondità di una vocazione subito espropriata dalle dure leggi di una condizione sociale che da sempre è anche un’ideologia, un aspetto della dominazione. Che sia la parola rivoluzione – detta dal padre – l’ultima parola del testo può far riflettere: una fortissima inquietudine corrode il cuore della Francia profonda (e non solo).
Ma è più interessante chiedersi cosa è accaduto nel frattempo.

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