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Antidoto

Teatro India, Sala Oceano, Sala A, Studio B e Arena esterna
 
Oceano Indiano: Fabio Condemi, DOM-, Industria Indipendente, mk, Muta Imago 

Un viaggio labirintico e collettivo: fuochi perenni, apparizioni radiofoniche, archivi luminosi, pratiche divinatorie, deserti di sale. Un amuleto per il futuro.

con la partecipazione e le opere di (in ordine sparso):

Claudia Castellucci, Ida Travi, Marco Armiero, Ozge Sahin, Michele Di Stefano, Angela Baraldi, Deux Control (Rodion /Justine), Fabio Condemi, Giorgia Ohanesian Nardin, Martina Ruggeri, Arianna Lodeserto, Ezequiel Reyes, Riccardo Fazi, Chiara Luchetti, Najah Srour, Mila, Andrea Borgnino, Manuela Mandracchia, Daria Deflorian, Lola Kola, Cecilia Mangini, Iva Stanisic, Erika Z. Galli, Giorgio Maria Cornelio, Viola Lo Moro, Federica Giardini, Ilenia Caleo, Valerio Sirna, Giorgio Barberio Corsetti, Silvia Superbi, Ugo La Pietra, Salvo Lombardo, Francesca Corona, Lisa Ferlazzo Natoli, Matteo Angius, Giorgia Penzo, Giuseppe Spina, Riccardo Festa, Leonardo Delogu, Giuseppe Vincent Giampino, Franco Piavoli and more…

 

Lo spettacolo

ANTIDOTO è un gesto iniziatico, pensato dalle compagnie di Oceano Indiano per gli spazi del Teatro India, che si trasforma per tre notti in un territorio immersivo, al centro di un processo di interrogazione e metamorfosi.
Entrando in queste stanze dei desideri, le percezioni si alterano e l’abitazione dello spazio invita ad una pulsazione continua, labirintica e collettiva. Un viaggio per abbandonarsi alla veggenza, pratica imprescindibile del non ritorno al passato, amuleto per il futuro.
Concentrare le energie in un luogo fisico per rintracciare, cercare un rimedio, una guarigione, mescolare le parti, sorpassare l’umano, essere attente, immaginare, proteggere, infuocare.
La cartografia immersiva di Antidoto predisporrà in ogni sala del teatro un accadimento specifico, invitando il pubblico ad un’abitazione fluida ed erratica, solitaria e collettiva, dispiegata in un tempo irripetibile di tre serate.
L’accensione e lo spegnimento di un cerchio di fuoco nell’Arena esterna segna l’inizio e la fine del viaggio, accompagnato dal volo di una fenice mutante.

ANTIDOTO

La sala A ospita Radio India e si trasforma in una sala dedicata all’ascolto.
All’interno di un set appositamente allestito sul palco si alterneranno concerti, dialoghi, poesie, pratiche e interventi vari.
Una versione live, dada e pop del progetto radiofonico portato avanti dagli artisti di Oceano Indiano in questi anni, fatta di incontri, efflorescenze, apparizioni.

proiezioni filmiche

26 novembre h 22 – Allá vienen (Da lì vengono) di Ezequiel Reyes Retana, 2018, 7’

26 novembre h 23 – Per oggi basta! di Ugo La Pietra, 1974, 14’

27 novembre h 22 – Maria e i giorni di Cecilia Mangini, 1960, 10’ 11’’ 

27 novembre h 23 – Variazioni luminose nei cieli della città di Giuseppe Spina, 2019, 6’ 

28 novembre h 22 – Evasi di Franco Piavoli, 1964, 12’

 

DIVINAZIONE

La sala Oceano Indiano scompare: al suo posto si genera un territorio contemplativo che mette al centro un processo di interrogazione e divinazione rivolto direttamente ai visitatori e alle visitatrici. Sette pratiche di divinazione fantastica, offerte al pubblico in incontri individuali; uno speak-easy verde assenzio e ultravioletto dove abbandonarsi alla veggenza e abbracciare l’alterazione delle percezioni.

PURIFICAZIONE

Sale. Elemento naturale e purificatore utilizzato come magnete che assorbe e ridistribuisce le energie. Una stanza in cui poter stare, camminare, stendersi e lasciare che la conoscenza sottile del cristallo attiri le scorie energetiche di chi vi si immerge. Un rito purificatore dello spazio e dei campi aurici, attraversato da visioni d’archivio che muovono verso zone sconosciute.

RINASCITA

Nell’arena esterna un fuoco è tenuto in vita per tutta la durata di Antidoto: l’inizio e la fine del viaggio, accompagnato dal volo di una fenice mutante.

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