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La notte è il mio giorno preferito

ideazione, danza Annamaria Ajmone
set, styling, immagini Natália Trejbalová
ricerca, collaborazione drammaturgica Stella Succi

Lo spettacolo

La notte è il mio giorno preferito è una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono. Lo spettacolo prende spunto dalla pratica, delineata da Baptiste Morizot nel saggio Sur la piste animale, del tracciamento filosofico: l’esercizio di seguire le piste attraversate dagli animali selvatici nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità d’azione.
La danza si dispiega in una serie di esperimenti, scomponendo e ricomponendo la pratica animale di tracciare ed essere tracciati, di ricercare e nascondersi. Segnali e strumenti percettivi misteriosi, ispirati a diverse specie, ne costituiscono il tessuto connettivo. L’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro della foresta notturna; frane e richiami irrompono spezzandone la quiete. Una foresta né vergine né idealizzata, ma tecnonaturale, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti.

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