Oreste

Oreste ha ucciso la madre Clitemnestra e dal giorno del delitto giace malato e ormai al limite della follia accucciato in uno scatolone, struttura protettiva che sta a mezzo tra una prigione e la pancia della mamma. La sorella Elettra lo assiste. Entrambi attendono che la città pronunci il suo verdetto di morte.
Con attori e attrici del corso di perfezionamento del Teatro di Roma, Frosini / Timpano ha lavorato per tre settimane a partire dalla riscrittura dell’Oreste di Euripide di Daniele Timpano, un testo ibrido e molto personale che se da un lato mantiene la struttura dell’originale euripideo dall’altro ne desacralizza i toni e asciuga i ritmi senza per questo abbassare il linguaggio, che è filologicamente reinventato a partire dalle traduzioni ottocentesche.
Il classico coro greco è reinventato musicalmente in collaborazione con Ivan Talarico