Lo sfondo storico di questa singolare commedia di Goldoni è la “Guerra dei sette anni” che si combatté tra il 1756 e il 1763 e che coinvolse le principali Potenze Europee di quel tempo.
La guerra fu combattuta in Europa e nell’ America Settentrionale.
Da una parte c’erano il Regno di Inghilterra, il Regno di Prussia, l’Elettorato di Hannover, gli Stati minori della Germania nord-occidentale e il Portogallo.
Dall’altra parte c’era una coalizione formata dal Regno di Francia, Monarchia Asburgica, Sacro Romano Impero, Impero Russo, Svezia e Spagna. E, addirittura, le popolazioni native dell’India e dell’America Settentrionale.
La Guerra si concluse col trionfo della Gran Bretagna che ottenne i maggiori successi politici e territoriali.
Gli sconfitti furono i Francesi (ed ecco perché i due soldati ospiti in casa di Monsieur Filiberto sono francesi) che perdettero il Canada, alcune colonie sulle rive del Mississippi, alcune colonie in India, nei Caraibi, in Senegal, ecc. Insomma, un vero disastro. E dunque i due soldati Francesi hanno buone ragioni per essere un po’ depressi. Sono soldati ridotti proprio male e non hanno più un quattrino perché quella “guerra” segnò il tramonto coloniale della Francia è l’inizio di un periodo difficilissimo.
Se avesse vinto la Francia quella guerra, forse, in America si parlerebbe il Francese.
L’Olanda era rimasta a guardare e a fare i suoi “affari” con la guerra.
Così, aveva vissuto un periodo tranquillo e prospero.
Ed è proprio in quel mondo tranquillo e prospero, nella casa prospera e tranquilla di Monsieur Filiberto, che ha una figlia da maritare, la quale figlia ha una cameriera in età da marito anch’essa, che capitano “I Due Soldati Francesi Sconfitti”.
C’è altro da dire? Goldoni scrive un autentico delicato capolavoro.
E tutto questo, l’autore ci avverte, è “un fatto vero, verissimo, accaduto in Olanda” e che gli è stato raccontato da suoi “…Amici Olandesi al Caffè della Sultana, nella Piazza San Marco, a Venezia…”
Gabriele Lavia