A Roma nu je frega
mise en éspace dalla raccolta di poesie Metroromantici dei Poeti der Trullo
a cura di e con Lorenzo Parrotto, Francesco Giordano, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone
graphic designer Chiara Di Iasio
foto Alessio Quaranta
mise en éspace dalla raccolta di poesie Metroromantici dei Poeti der Trullo
a cura di e con Lorenzo Parrotto, Francesco Giordano, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone
graphic designer Chiara Di Iasio
foto Alessio Quaranta
Dopo l’importante debutto in occasione del Natale di Roma 2023 il Teatro di Roma accoglie al Teatro Torlonia uno dei gruppi più importanti e rappresentativi della poesia contemporanea romana. I Poeti der Trullo sono ormai una realtà conosciutissima, non solo a Roma. Negli ultimi anni la loro street poetry, unita al loro anonimato, è riuscita a creare un vero e proprio movimento poetico: Er Bestia, Er Quercia, Marta der Terzo Lotto, Sara G., Er Farco, Inumi Laconico. Anche in quest’occasione il Teatro Nazionale di Roma, grazie alla collaborazione di Lorenzo Parrotto, Francesco Giordano, Riccardo Parravicini e Roberta Azzarone propone una mise en éspace delle poesie e dei racconti più rappresentativi della raccolta “Metroromantici”, grazie anche al prezioso lavoro della graphic designer Chiara Di Iasio. Dopo la realizzazione del radiofilm “Mi casa es tu casa – Metroromantici”, “A Roma nu je frega” rappresenta un’altra grande occasione per condividere, esplorare e far risuonare la poesia dei Poeti attraverso uno dei luoghi più importanti di Roma: il suo teatro.
In epoche come questa unire sei diverse menti e lasciare che coltivino poesia in un giardino condiviso è cosa impossibile, se non si desse al colore che abbiamo dentro l’occasione di esplodere. Il Trullo è un luogo della mente. Tutti possono affacciarsi su questo giardino periferico dopo essersi allontanati dal centro. Il centro delle decisioni, il centro della politica, il centro sotto chiave, protetto da vetri opachi, inaccessibile. Il Trullo è un luogo della mente e tutta la periferia esistente può essere seme e frutto di poesia. Noi esistiamo per dimostrarlo. Noi esistiamo per sporcare i passanti e i vicini del colore che ci è esploso dentro. Abbiamo deciso di lasciarlo fluire e di non arginarlo. Siamo un coro che vuole cantare l’amore e la rabbia, l’esperienza e la meraviglia, la provenienza e il viaggio. Le vertigini di un sentimento sul cornicione dell’ultimo piano. Lo scorrere, per le strade romane, di un fiume di versi diretto verso il Tevere, il mare, l’oceano. Un coro che soffia e diffonde, da un piccolo pezzo di mondo chiamato Trullo, il vento poetico del Metroromanticismo.
Inumi Laconico
ore 20.00
domenica ore 17.00 e ore 20.00
durata 70′
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con i Poeti der Trullo