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regia Roberto Gandini
testi Attilio Marangon
con Massimo Esposito,Fabrizio Lisi, Gabriele Ortenzi, Ettore Savarese
Giulia Tetta, Andrea Tufo, Maya Vassallo
musica Roberto Gori
elementi di scena e costumi Loredana Spadoni
coordinamento pedagogico Luigia Bertoletti, Angela Mancini
coordinamento specialistico Irene Sarti
orari spettacolo
ore 10.30
per la replica di sabato 19 marzo il costo del biglietto sarà di 1,00 € per adulti e bambini.
la piccola compagnia del piero gabrielli
Il progetto Laboratorio Teatrale Piero Gabrielli è promosso e realizzato grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute, il Teatro di Roma ed il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
In questi giorni nelle piazze di Tunisi, Tripoli, Il Cairo, Algeri molti ragazzi stanno "mettendo in gioco" la propria vita per conquistare la libertà. La mettono in gioco e alcuni di loro la perdono. Come accadde tanti anni fa ai nostri antenati che contribuirono a fare l'Italia. Giovani che non si preoccuparono dei rischi, non fecero calcoli di convenienza, ma vollero a ogni costo che il sogno di Garibaldi, di Mazzini e di Cavour si realizzasse.
Ce li siamo dimenticati? L'Unità nazionale, che loro con tanta fatica hanno realizzato, è ora in pericolo? Oppure l'Italia è unita, ma di quest'unità non importa a nessuno?
Noi del Laboratorio Teatrale Piero Gabrielli - e forse anche i ragazzi che vedranno lo spettacolo "Fratelli di Scuola" al Teatro India, non daremo risposte a questi quesiti, forse però ripenseremo diversamente parole come Patria, Martiri, Sacrificio. Forse il nome di qualche via ci sembrerà meno enigmatico perché con la nostra immaginazione avremo dato un volto a quel nome, forse capiremo che la libertà e il benessere di cui godiamo noi italiani, non sono un bene inalterabile. La libertà è una cosa delicata e come tutte le cose delicate va protetta.
I protagonisti delle nostre storie sono tutti giovani, La piccola vedetta lombarda, Anita Garibaldi, Lorenzo Brunetti, Il Milite Ignoto, ecc. Sette giovani attori racconteranno queste storie, leggendo, recitando e canticchiando, non come un vero e proprio spettacolo, ma come una "mise en espace", un abbozzo scenico per raccontare le vite di questi nostri compagni dell'800, a noi stessi e ai nostri giovani spettatori. Un modo "non finito" che si compie con una chiacchierata a fine spettacolo fra spettatori e teatranti.
Ovviamente i giovani attori, provenendo dal Laboratorio Teatrale Piero Gabrielli, sono un gruppo integrato e cioè formato da ragazzi disabili e normodotati, e questo, per fortuna, sta diventando, al Teatro di Roma, una bella normalità.
Roberto Gandini