Sono Pasolini
Teatro India 25 – 30 ottobre 2016
SONO PASOLINI
Composizione per coro e voce recitante
musica di Giovanna Marini
su testi di Pier Paolo Pasolini
I giovani infelici / La meglio gioventù
regia e voce recitante Enrico Frattaroli
con il Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica di Testaccio
maestro del coro Patrizia Rotonda
(in ordine alfabetico) Teresa Bausano, Giuseppe Caltabiano,
Gian Paolo Castelli, Stefano De Felici, Vittoria Gallo, Daniele Guaragna,
Michele Manca, Germana Mastropasqua, Bruno Mattei, Andrea Monaco, Sergio Polimene,
Xavier Rebut, Flaviana Rossi, Patrizia Rotonda, Susanna Ruffini, Enrico Scarinci, Lucia Staccone,
Antonella Talamonti, Fiammetta Tosti, Vincenzo Zappa
Produzione Teatro di Roma
con la partecipazione della Scuola Popolare di Musica di Testaccio
Un vero e proprio “paesaggio umano” in frenetica vitalità è l’omaggio del Teatro di Roma al “poeta corsaro” con la riproposta di Sono Pasolini. Drammaturgia cantata di Giovanna Marini che, dopo il successo della passata stagione, ritorna al Teatro India con la regia e la voce recitante di Enrico Frattaroli e con il Coro Favorito della Scuola di Testaccio, una produzione Teatro di Roma in scena dal 25 al 30 ottobre.
Tra musica e parole, il viaggio nell’infanzia friulana che Giovanna Marini ha realizzato per raccontare la figura di Pier Paolo Pasolini, nel quarantennale della sua scomparsa, esprime l’esigenza forte di calarsi a fondo nel suo pensiero e nella sua poetica. Delicato e vibrante come un ricordo lontano, aleggia un rarefatto sentore di nostalgia che accarezza il pubblico, lo strugge e lo accompagna lungo i sentieri percorsi dal poeta corsaro. L’interazione tra la voce di Enrico Frattaroli, che legge I giovani infelici, e il Coro Favorito guidato dal maestro Patrizia Rotonda, che canta e commenta le poesie in friulano della Meglio Gioventù, riesce a creare un’atmosfera sospesa, magica, che incanta e rapisce. «Mi hanno sempre affascinato le sue poesie in friulano. Le trovo bellissime, e ho sempre provato a metterle in musica – racconta Giovanna Marini – Questo mi ha impegnato per molti anni, prima con strumenti, percussioni, sassofoni e voci, poi spogliando via via le partiture fino a riscriverle, ora, per solo coro, e coro di voci naturali. Continuo a pensarle come uno straordinario capolavoro, da contrapporre all’altra anima di Pasolini, quella analitica, spietatamente analitica, dove una causa deve sempre avere un effetto, e si deve considerarli tutti e due in un incatenamento, a volte crudele, ma sempre giusto, coerente».
Così, la voce del poeta, messa a tacere il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia, resiste al tempo e torna a vivere in questo moderno oratorio parlato/cantato che Giovanna Marini porta in scena per presentarci un “Pier Paolo Pasolini di fronte a se stesso”: «Ho conosciuto Pasolini e parlato con lui poche volte. Ero amica di Laura Betti, che abitava di fronte a lui nel periodo in cui abitavano tutti e due alla Garbatella, quartiere popolare di Roma. E lui passava sovente a trovarla, un uomo discreto, gentilissimo, timido, almeno così sembrava. Prendeva spesso il respiro prima di parlare, come se avesse riflettuto molto su quello che avrebbe detto. Poi ho capito che era per un’abitudine alla ricerca della parola che esprimesse nel modo più vero e completo il suo pensiero. Infatti a volte usava parole non frequenti nel nostro consueto linguaggio, e io mi sorprendevo, allora gli chiedevo “Che vuol dire?” e lui sorrideva, ci pensava su, poi rispondeva. Mi piaceva molto, lo trovavo diverso da tutti – ricorda Giovanna Marini – Così è nato questo pezzo di musica e lettura, quasi come una conseguenza naturale del mio amore per questa persona, che ha vissuto una vita così ricca, da uomo dotatissimo di tutte le qualità migliori per un essere umano, esemplare per la sua continua ricerca del non falso, del giusto, del vero. Tra luce del cuore e buio delle viscere». Così, l’omaggio a Pasolini di una delle musiciste più espressive del panorama musicale popolare e contemporaneo torna al teatro, dimostrando di sapersi spingere ben al di là della mera commemorazione didascalica. Un atto d’amore sincero e imperdibile per un protagonista straordinario del nostro tempo, lucido testimone, polemista, visionario e acuto osservatore del presente.
Lo spettacolo si inserisce nel percorso Roma per Pasolini, un viaggio partito il 2 novembre 2015 con la maratona di lettura da Petrolio e che si chiude nella nuova stagione proponendo: al Teatro Argentina Ragazzi di vita diretto da Massimo Popolizio e L’indecenza e la forma di Giuseppe Manfridi (13 febbraio); mentre al Teatro India Orgia di Fibre Parallele, con Licia Lanera interprete di entrambi i ruoli della coppia protagonista (12 gennaio), fino a Ma, il “solo” per attrice di Antonio Latella dedicato alla madre di Pasolini (21 marzo).
INFO TEATRO INDIA
Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma
Biglietteria Teatro di Roma _ tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net
Orari spettacolo:
25 – 26 – 28 – 29 ottobre ore 21
27 – 30 ottobre ore 19
Durata spettacolo: 75 minuti
Il Coro, chiamato Coro Favorito e istruito dal Maestro Patrizia Rotonda, è formato da parte del corso di Estetica della Musica Contadina della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Giovanna Marini
Ufficio Stampa Teatro di Roma:
Amelia Realino
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