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Delirium Betlem

11 aprile 2016

Spettacolo vincitore dell’edizione 2015 del Festival I TEATRI DEL SACRO

Alberto Salvi/Smartit
di Alberto Salvi
regia Alberto Salvi

Lo spettacolo

È una notte tiepida dal cielo limpido di un autunno qualsiasi, in una metropoli del Nord Italia.
Tre uomini, tre disadattati, tre falliti e totalmente inconsapevoli, nutrono, nel loro profondo, una ancor flebile speranza che qualcosa possa cambiare, che il mondo, tutto, possa finalmente svoltare e la loro esistenza, con quella dell’umanità intera, possa ritrovarsi in una nuova era, in cui equilibrio e pace appartengano veramente ad ogni essere vivente. In questa meravigliosa illusione, in questo fuoco fatuo della mente, in questo grande abbaglio vedono, nel cielo terso sopra di loro, un segno inconfondibile, un presagio, la profezia che aspettavano: la Stella Cometa brilla imperturbabile e segna la Via. Il Cristo Redentore, il Figlio di Dio, l’essenza dell’amore incarnata sta tornando.
Da questo momento nulla sarà più lo stesso.
Le loro vite, il corso sbiadito della loro esistenza muterà inesorabilmente e per sempre. Alleluja.

Delirium Betlem è il secondo di tre sacrosanti lamenti: dopo il lavoro sulla figura popolare de La Pelegrina, la trilogia di Alberto Salvi che accosta il sacro con il profano prosegue, aggiungendo un nuovo tassello a questo corroborante tema. I Re Marci sono, a tutti gli effetti, uno stimolo per parlare di Dio ma anche, probabilmente, della morte e del diavolo, del male e pure della salvazione, della punizione e della redenzione, dell’amore e delle illusioni, dei disillusi e dei nichilisti, dei pacifisti e delle guerre, delle paure e del coraggio, di niente e di tutto questo messo insieme, in un vorticante e caotico magma che tanto somiglia a ciò che ci ostiniamo a chiamare vita. È, in definitiva, un modo per parlare dell’uomo e della sua delirante coesistenza di luce e buio.

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