Il rosario
12 – 14 aprile 2016
Una Favola nera da Federico De Roberto
progetto, drammaturgia e regia Clara Gebbia e Enrico Roccaforte
Una Favola nera da Federico De Roberto
progetto, drammaturgia e regia Clara Gebbia e Enrico Roccaforte
Una madre tiranna, le sue figlie e la recita quotidiana del rosario: questi gli ingredienti della pièce teatrale, che svela le dinamiche relazionali e i giochi di potere all’interno di un nucleo familiare, dove la Madre rappresenta allegoricamente l’oppressione dei potenti sui più deboli.
Lo spettacolo si ispira al testo “Il Rosario” dello scrittore Federico De Roberto, che i registi Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte modificano e rivisitano in chiave musicale, inserendo canti e musiche della tradizione orale, scelte per la loro capacità di raccontare il reale. Il risultato è uno spettacolo attuale, che guarda alla tradizione ma che vuole raccontare i nostri giorni.
Note di regia
Il Rosario può essere raccontato come una fiaba, ma come tutti i grandi scrittori De Roberto con pochi tratti delinea una vicenda più ampia di quella che è all’apparenza una storia familiare.
Una storia fatta di coercizione, immobilità, ingiustizia, oppressione che abbiamo sentito il bisogno di mettere in scena. Il Rosario di Umane Risorse è una partitura polifonica teatrale e musicale, che tradisce il testo originale di De Roberto eliminando i personaggi esterni alla famiglia, aggiungendo dialoghi, inserendo canti di tradizione o scrivendone di nuovi, cambiando la trama.
E mentre lavoravamo a Il Rosario, e ci immergevamo nel mondo derobertiano, abbiamo colto nel testo una metafora attualissima della dialettica oppressiva tra potere immobile e arte come possibile fonte di cambiamento.
I nostri personaggi, in effetti, sono contaminati dal presente.
La Madre parla utilizzando una specie di ‘pastiche’ dei potenti di oggi.
Le tre figlie, vittime consapevoli, si muovono intorno alla Madre tiranna durante la recita del rosario, in un ‘carillon’ nel quale si compie il teatrino degli affari, ognuna a suo modo, come fossero gli archetipi dell’umanità di fronte al potere.
La musica di tradizione orale, al contrario di quello che sembrerebbe, non è rivolta al passato, ma ha la vocazione di raccontare il reale, di essere in profonda connessione col presente, di ispirarsi sempre a ciò che si vive in quel dato momento (lavoro, rito, amore, affermazione di diritti, critica del potere).
Abbiamo quindi creato una partitura musicale che va dal parlato all’intonato, dalla parola al canto. (…)
L’Orologio della Passione, tipica struttura testuale dei canti del Venerdì Santo, viene messo in scena con nuova musica e corre in parallelo alla storia della famiglia, scandendo il tempo privato del dolore e quello collettivo della sua condivisione. (…) Il Rosario è uno spettacolo che guarda alla tradizione con riconoscenza, ma che vuole raccontare il nostro tempo e attraversa idealmente il nostro paese dal sud al nord, dalla Sicilia al Friuli.
Clara Gebbia
Enrico Roccaforte
martedì 12 ore 21.00
mercoledì 13 ore 19.00
giovedì 14 ore 21.00
durata un’ora e dieci minuti
con Filippo Luna e Nenè Barini, Germana Mastropasqua, Alessandra Roca
direzione musicale e musiche originali Antonella Talamonti
costumi Grazia Materia
disegno luci Luigi Biondi
suono Francesco Fazzi
foto di scena Erika Venturella, Tiziana e Valeria Tomasulo
produzione Umane Risorse, 369gradi